La proposta del PD di Sassari.
Una mozione del Partito Democratico di Sassari per chiedere, all’amministrazione comunale, di mettere in atto iniziative che consentano, nell’ambito delle attività culturali, di poter ripartire nel pieno rispetto della fase 2. Una richiesta, quella sottoscritta dall’opposizione, che auspica di vedere la ripartenza come occasione per un nuovo patto tra amministrazione, cittadinanza e mondo della cultura. Insomma, un’alleanza capace di affrontare le difficoltà ormai strutturali del settore.
“Chiediamo di mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché il settore culturale possa ripartire dopo la drastica interruzione per emergenza covid-19. Questo attraverso l’individuazione di spazi all’aperto idonei secondo le attuali prescrizioni, mettendo a disposizione alcune strutture dell’amministrazione quali palco, praticabili e quinte di scena per abbattere i costi di realizzazione – ha affermato il primo firmatario, Giuseppe Mascia –. Ciò si potrà fare verificando, col settore Bilancio e tributi, la possibilità di stanziamenti per il settore cultura e attuando tutte le azioni ritenute necessarie per reperire ulteriori fondi disponibili da MiBACT, RAS e Fondazione di Sardegna. Ma anche predisponendo, nei limiti delle capacità finanziarie, forme di sostegno economico congrue rispetto alle proposte e orientate al raggiungimento del maggiore numero di beneficiari possibile”.
Secondo il Pd, la produzione culturale è un ambito che non riguarda solo gli artisti e gli operatori intesi come direzione organizzativa – sia essa impresa, cooperativa o associazione – , ma è un sistema complesso che muove anche altre e differenti competenze quali la progettazione e la realizzazione. Questo perché, tutti gli ambiti tra loro connessi, hanno dovuto subire a causa dell’emergenza covid-19 una drastica interruzione delle attività e in molti casi la perdita di una parte della programmazione con la perdita delle risorse economiche impegnate.
La mozione, che ha visto come primo firmatario Giuseppe Mascia, è stata sottoscritta anche da Giuseppe Masala, Fabio Pinna e Carla Fundoni. Una richiesta forte affinché le attività artistiche e culturali quali il teatro, la danza, concerti di musica possano avere la fruizione dei servizi vincolati all’utilizzo dei posti a sedere. Ma anche spazi che consentano il distanziamento sociale e il contingentamento del flusso di ingresso e di uscita come negli incontri letterari o le mostre di arte visiva. Operazioni possibili realizzando e seguendo tutte le precauzioni e le prescrizioni vigenti.