Il nuovo rivelamento sulla qualità dell’aria di Sassari.
A Sassari la qualità dell’aria peggiora e con gli ultimi rilevamenti la città rischia di perdere il primato in Italia. Più volte le classifiche hanno premiato Sassari, ma questi dati segnalano un peggioramento della situazione seppur limitato. In città il biossido di azoto (NO2) ha raggiunto un picco presso la stazione CENS12 (Sassari – Via Budapest), registrando un valore massimo di 107 µg/m³, inferiore al limite normativo di 200 µg/m³, da non superare più di 18 volte all’anno.
Per quanto riguarda il Pm10, è stato rilevato un superamento della soglia giornaliera presso la stazione CENS16 (Sassari – Via De Carolis), con un valore di 65 µg/m³, a fronte del limite di 50 µg/m³, che non deve essere superato più di 35 volte all’anno. Il Pm2,5 ha registrato una media mensile di 5 µg/m³ presso la stessa stazione, ben al di sotto del limite annuale di 25 µg/m³. Infine, il benzene (C6H6) ha mostrato una media mensile di 0,6 µg/m³, anche qui inferiore alla soglia annuale di 5 µg/m³.
Secondo i dati più recenti dell’Agenzia europea dell’ambiente Aea, Sassari è al 21esimo posto tra le città europee nella classifica della qualità dell’aria. Grazie auna concentrazione media annua di particolato fine (Pm2,5) pari a 6,2 μg/m3, valore che rientra nella categoria “discreta”.