L’interrogazione della consigliera regionale Manca.
“Già a metà marzo scorso, a causa della gravissima situazione infettiva del personale sanitario, il direttore generale della AOU di Sassari ha disposto che tutto il personale dipendente venisse immediatamente sottoposto alla screening per Covid-19. Tuttavia, nonostante sia risaputo che per le persone positive o potenzialmente positive al coronavirus vige il divieto di spostarsi dalla propria abitazione, a Sassari il personale sanitario, secondo le disposizioni impartite dall’AOU per il rientro in servizio, sono costrette ad adottare un comportamento in netto contrasto con le misure adottate dal Governo per contrastare la diffusione del Covid-19: il protocollo per la riammissione in servizio dei dipendenti risultati positivi prevede incomprensibilmente che il personale debba recarsi, in due giornate successive, presso l’ambulatorio della Clinica Medica. Ciò significa che i medici e gli infermieri a Sassari stanno continuando ad uscire dal proprio domicilio per recarsi autonomamente presso l’ambulatorio della Clinica Medica e attendere al di fuori della palazzina di essere convocati per l’effettuazione del test. Tutto questo è assurdo”.
Questa la denuncia della capogruppo del m5s Desirè Manca al centro di un’interrogazione urgente presentata oggi in Consiglio. Desirè Manca chiede al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore alla Sanità Mario Nieddu di intervenire urgentemente affinché l’AOU di Sassari adotti protocolli organizzativi per la riammissione in servizio del personale sanitario risultato positivo al Covid che non siano in contrasto con le misure adottate per contenere la diffusione del virus.
L’attenzione della capogruppo dei Cinque Stelle è rivolta inoltre alle modalità alternative attraverso le quali potrebbero essere effettuati i tamponi. “Pretendiamo che la Regione si attivi affinché i tamponi vengano effettuati a domicilio a partire da oggi. Inoltre – prosegue Desirè Manca – poiché le Unità Speciali di Continuità Assistenziale U.S.C.A (istituite grazie a una mozione dello scorso primo aprile) rappresentano un valido strumento organizzativo, credo sia necessario e improcrastinabile consentire agli operatori dell’U.S.C.A. di effettuare i tamponi presso il domicilio sia agli individui sintomatici che ai pazienti già accertati positivi Covid-19”.