Presunti ritardi nello spegnimento degli incendi, la polemica

I barracelli chiedono maggior attenzione alla Regione Sardegna.

Con le fiamme divampano le polemiche dei barracelli della provincia di Sassari. “Con le lingue di fuoco, così pericolosamente violente e mortali, sono divampate anche le polemiche e da più parti si parla di ritardi e di carenza di personale di alcuni enti regionali ed è iniziata la caccia al colpevole. Beninteso un colpevole politico non c’è, l’unico colpevole è l’autore materiale del disastro che, per becera volontà di ferire il territorio o per mera incuria, ha innescato gli incendi”, affermano il capitano Riccardo Paddeu e Giuseppe Vargiu del Coordinamento Operativo Regionale Barracelli.

Se accusare a casaccio è facile, secondo gli agenti di polizia rurale, è assai più difficile è capire. “Nei comuni dove è presente un Comando barracelli il territorio è costantemente presidiato giorno e notte. Ci adoperiamo perché gli incendi non partano e dove accade, li combattiamo per primi con tutte le nostre forze – proseguono Paddeu e Vargiu -. In questi giorni in cui gli incendi flagellano la Sardegna siamo sempre in prima linea e a volte i primi ad intervenire sul posto. In tutta la Sardegna possiamo contare su un organico di circa 6.600 unità, la più imponente forza di operatori di polizia rurale distribuita in moltissimi comuni. In alcuni territori siamo l’unico presidio di legalità e di protezione civile operante”.

La parola d’ordine dei barracelli per combattere gli incendi boschivi in Sardegna è: presidio dei territori più ad alto rischio durante tutte le 24. “Quando un incendio è ormai divampato si può solamente cercare di limitare i danni e noi puntiamo a far sì che il danno ambientale non si verifichi, intensificando, in base a mirate pianificazioni con la Direzione Generale della Protezione Civile, le attività di controllo e presidio del territorio. Lo abbiamo già fatto nel 2022 e siamo in grado di rifarlo anche con maggiore efficacia, per questo motivo chiediamo alla Direzione Regionale della Protezione Civile un cambio di marcia e una riproposizione dei presidi su strada. Con il costo di un elicottero riusciremo a pagare i presidi delle strade della Sardegna dagli incendi h24 per l’intera stagione estiva, i conti sono presto che fatti”, incalzano dal Coordinamento Operativo Regionale Barracelli.

Gli incendi si ripetono sempre con le stesse modalità: coincidenza assoluta degli incendi con le condizioni meteo avverse, contemporaneità degli incendi in località diverse, partenza del fuoco all’inizio delle ore serali, punti multipli degli inneschi e scelta dei luoghi con professionalità da conoscitori.

“A partire da quest’anno, grazie ad un finanziamento di 17.000.000 di euro da parte della Regione Sardegna per acquistare mezzi e attrezzature antincendio per le Compagnie Barracellari, potremo contare su mezzi e attrezzature più efficaci per prevenire e spegnere gli incendi. Chiediamo inoltre alla Regione che favorisca il potenziamento e promuova l’istituzione delle Compagnie Barracellari in ogni comune sardo come prevede la stessa legge regionale numero 25 del 1988“.

Condividi l'articolo