Il racconto di due professoresse delle scuole medie di Sassari.
“Anche noi stiamo lavorando con la didattica a distanza, attraverso piattaforme, video lezioni o lezioni registrate. I compiti da correggere arrivano alla velocità della luce”. A parlare è una professoressa di matematica di una scuola media di Sassari.
La docente racconta: “Le impressioni non sono affatto buone. Del nostro lavoro, forse rimarrà un minimo di ciò che si sta cercando di trasmettere ai nostri alunni. Un’enorme difficoltà è data dallo svolgimento delle lezioni, non tutti hanno la linea internet o gli apparecchi informatici”.
Le fa eco una collega di lettere: “Nelle piattaforme trovi pochi alunni, per via della privacy l’iscrizione è un po’ macchinosa, per cui alcuni rinunciano. Io nelle due classi ho la metà degli studenti. A mio parere è una vetrina per la scuola, anche se ai ragazzi piace. È importante che utilizzino questo strano tempo di reclusione per confrontarsi, parlare, collaborare. Motivo in più per le famiglie che possono aiutare i figli a trovare concentrazione e motivazione nel lavoro”.