La protesta dei precari della scuola.
C’era anche una delegazione di precari scolastici, questa mattina in via Angioy, ad attendere la visita, poi annullata, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Siamo qui per contestare il decreto scuola che prevede il reclutamento dei precari tramite un concorso esterno – afferma Andrea Faedda, rappresentante del coordinamento precari scuola della Sardegna -. Possiamo definirlo l’ammazza precari viste le modalità di assunzione che consistono in 80 domande da completare in 80 minuti. Questo non consente di valutare le competenze degli insegnanti dove si rischia la carriera negli stessi 80 minuti. Chiediamo un concorso più equo per valutare capacità e attitudini“.
I manifestanti già sapevano di non sarebbero riusciti a parlare con il Capo dello Stato. Tuttavia hanno utilizzato la visita di Mattarella per richiamare l’attenzione sul problema. Di recente, lo stesso coordinamento aveva inviato una lettera tramite il Prefetto, Maria Luisa D’Alessandro al Presidente della Repubblica. Missiva nella quale si esponevano le ragioni del dissenso verso il decreto del ministro Azzolina.