La replica della dirigente del liceo scientifico di Sassari.
La preside del liceo scientifico Marconi di Sassari, Rita Ivana Camboni, replica alle accuse di alcuni studenti che ieri mattina, poco dopo le 8, hanno inscenato alcune proteste davanti i cancelli dell’istituto.
La questione sicurezza dopo le proteste.
“La sicurezza non manca nell’istituto – esordisce la dirigente -. Gli studenti li ho incontrati e posso affermare di averli sempre ascoltati. A breve, inoltre, ci sarà un nuovo incontro. Io sono per il rispetto della legalità e degli alunni, ma dobbiamo scindere quali sono i diritti e quali i doveri”.
Le assemblee d’istituto.
Parlando delle assemblee d’istituto, la Camboni riprende: “Sono un momento formativo per gli studenti che, in autonomia, possono sviluppare tematiche con esperti e fornirsi, allo stesso tempo, aiuto reciproco. L’aggregazione, però, non può infrangere la legge. Non si riesce a contenere gli 800 studenti in alcune aule, per questo pensiamo a soluzioni alternative. Il mio dovere è garantire la sicurezza“.
La grande solidarietà tra studenti.
La scuola, dati alla mano, rispetta la normative di sicurezza. “Da tempo gli studenti, soprattutto i più grandi, aiutano i piccoli nel percorso scolastico. Sono molto attenti e hanno grandi capacità critiche, com’è giusto che sia. A breve vi saranno le elezioni per i rappresentati di istituto, nel frattempo prosegue l’interlocuzione con i candidati al rinnovo degli organi collegiali. Sono certa che con il dialogo si risolverà tutto”.
Le altre proteste dei liceali.
Tra le varie rivendicazioni, ieri i giovani hanno lamentato che da poco è stata assunta la decisione di fare l’appello e il contrappello e si chiedono come possa un docente portare gli studenti ad un’uscita didattica se poi perde l’intera mattinata. Di pari passo la protesta sugli stage, considerati inesistenti, mentre per quanto concerne le gite scolastiche non vi è un organo scolastico che si occupi dell’organizzazione.
