L’altalena rotta per bambini disabili di Li Punti.
Sull’altalena per bambini disabili ci giocano i grandi. Succede a Li Punti, borgata sassarese, dove il gioco per bimbi con problemi psico-motori, nell’area verde di via Pasella, è ormai preda dei ragazzi. “Ci salgono in due o tre”, spiega una rappresentante del comitato genitori, “tutti i giorni.” Ovvie le conseguenze. “L’altalena si è già rotta una volta – ricorda la signora – ed è stata appena riparata.” Ancora non ripristinato l’avviso scritto, divelto qualche tempo fa, che avvertiva sulla destinazione d’uso dello strumento. Ma per i beneficiari abusivi del gioco, pure gli avvertimenti verbali in merito non fanno presa. Perfino quelli dei propri genitori.
La denuncia di una residente.
“Sono rimasta sbalordita l’altro giorno”, continua la residente della frazione. “C’erano tre ragazze che si dondolavano. Quando ho fatto presente che ci potevano salire solo bambini disabili dai due ai cinque anni, una ha risposto: ‘Il cartello non c’è. Scenda dalla macchina e me lo faccia vedere’”. Neppure l’intervento del padre della giovane riesce a farle cambiare idea: “’Ascolta la signora’, le faceva il padre, ‘scendi. Hanno appena rimesso in sesto l’altalena.’ Insomma, un discorso da padre a figlia.” Che però rimane completamente inascoltato. ”Non sto facendo nulla di male, ha risposto al genitore. E continuo a dondolarmi.” L’indifferenza della ragazza s’incrina quando la rappresentante del comitato fa notare che le tre teenager pesano troppo per la struttura, in grado di reggere solo dei bimbi.
“’Lei ci sta pure offendendo’”, replica, stizzita forse da un presunto riferimento all’essere un po’ in carne. Prima che la situazione degeneri la donna prova a rivolgere un ultimo invito alla ragionevolezza: “Perché dovete distruggere quello che gli altri hanno costruito?” E, soprattutto, privare i bambini disabili di uno svago in un mondo che per loro già ne prevede molto pochi. La risposta non arriva e la signora se ne va.
L’altalena danneggiata.
“È storia di tutti i giorni. Ricapiterà”. Ruoli ribaltati, padri zittiti, altalene usate in modo improprio: questa, in conclusione, la sintesi di un incontro che ne racchiude molti altri. E che, comunque, contraddice lo spirito del dono dell’altalena da parte dell’ambulatorio infermieristico “Nursing”, inaugurata nel dicembre del 2019, e adottata, insieme all’area verde, dall’associazione “InCentro”. Tra le linee programmatiche si comunicava che il regalo serviva anche “per sviluppare un’educazione al rispetto del bene comune”. Le ultime parole famose.