Le riforme viste da Pietrino Fois: “Sì alla Città metropolitana, no all’autonomia differenziata”

Città Metropolitana di Sassari, l’opinione di Pietrino Fois

Il Consiglio regionale ha approvato la riforma delle Province, con la nascita della Città metropolitana di Sassari, ne parla Pietrino Fois. Dal 2019 è il commissario della Provincia, un ente destinato a sparire con la nuova riforma degli enti locali. Il territorio sarà diviso col nordovest nella Città metropolitana di Sassari e il resto con la Provincia Gallura Nord-Est Sardegna. L’obiettivo dichiarato dalla Regione è di arrivare, se il Governo darà il via libera al testo attualmente fermo in Senato, a elezioni di primo livello nel 2025.

Che ne pensa Pietrino Fois della riforma sulle Province e sulla Città metropolitana di Sassari appena approvata?
“Con la riforma finalmente si avrà certezza del ruolo delle nostre province e delle città metropolitane, che saranno capaci di diventare enti fondamentali per rispondere alle esigenze del territorio. Per troppo tempo sono rimaste in stand by, con ruoli che ne hanno mortificato le potenzialità. Accolgo questa riforma con moltissima fiducia, certo che gli enti locali, sindaci e comuni potranno ritrovare un riferimento solido”.

Per ora si rimane con elezioni di secondo livello, cosa ne pensa?
“Oggi rimangono le elezioni di secondo livello, ma se dovesse passare la legge Calderoli in Parlamento, si dovrebbe tornare alle elezioni di primo livello, e penso sia più auspicabile”.

È d’accordo?
“Io sono assolutamente d’accordo”.

Sulla legge Del Rio del 2014 riguardo la riforma degli enti locali, considerando che all’epoca con il suo partito dei Riformatori eravate d’accordo con l’abolizione delle province, che dice?
“Io ho sempre ritenuto che gli enti locali debbano essere il primo esecutore delle decisioni di un territorio, essendo l’ente più vicino al cittadino. La legge Del Rio, come molti hanno compreso, non ha funzionato. Inizialmente, sostenni erroneamente la riforma, credendo che le province potessero essere sostituite da regione e comuni, ma così non è stato. La politica deve essere capace di correggere i propri errori”.

La legge Calderoli porterà vantaggi alla Sardegna?
“La legge Calderoli apporterà enormi vantaggi alla Sardegna e al nord Sardegna, di tipo economico e pattutario. Le città metropolitane hanno un rango gestionale diverso dalle province: possono avere rapporti diretti con la Comunità Europea e con il governo. Hanno una capacità organizzativa e programmatoria autonoma”.

La presidente Todde ha impugnato la legge approvata dal Parlamento sull’Autonomia differenziata, sostenendo che danneggerà la Sardegna. Che ne pensa?
“La presidente Todde sta facendo esattamente ciò che deve fare un rappresentante politico, difendendo gli interessi dell’ente che rappresenta. Abbiamo seri dubbi che l’autonomia differenziata possa portare vantaggi. Dai conti che stiamo facendo, avremmo solo la possibilità di peggiorare la nostra situazione economica e sociale. Così impostata, non va bene: le regioni più ricche diventeranno sempre più ricche, e le regioni marginali come la Sardegna sempre più povere”.

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