Ha rilanciato uno storico bar di Sassari durante la pandemia, la sfida di Fiori

Il bar rilevato a Sassari da Fiori.

Se per qualcuno la pandemia ha portato alla chiusura della propria attività, per Roberto Fiori, 44 anni originario di Sassari, le cose sono andate esattamente al contrario. Il 13 settembre ha rilevato un’attività esistente da 33 anni, bar storico di Sassari in viale Umberto, la caffetteria Sanremo, a due pressi dall’Istituto Petrarca.

“È stata una sfida con me stesso. Avevo già gestito un locale a Sassari in precedenza e pur gestendo per lavoro servizi di sicurezza integrati, volevo da un lato tenere vivo un locale storico e dall’altro creare un’opportunità di lavoro. Ho assunto tre dipendenti: due maschi ed una donna tutti di Sassari, due dei quali hanno una famiglia alle spalle”, racconta.

Da settembre a dicembre ha dovuto tenere chiuso diverse volte a causa dei decreti governativi. L’ultima dal 23 dicembre all’11 gennaio. Ma i dipendenti sono stati sempre regolarmente stipendiati. “Addirittura ad uno di essi ho anticipato anche la mensilità di gennaio”, confida. E questo mentre “in questi quattro mesi di attività, non ho percepito alcun rimborso dallo Stato, nonostante abbia presentato grazie al mio commercialista, tutte le domande per le quali avevo diritto”, continua. 

Nonostante le difficoltà, il lavoro per il locale Fiori procede, mentre un altro poco più avanti nella via ha chiuso i battenti a metà dicembre. Nel bar Sanremo si offre giornalmente anche della piccola ristorazione, oltre caffetteria, con prodotti locali acquistati anche direttamente dai pastori sardi nelle loro aziende. “Oltre alle restrizioni, abbiamo il problema delle forze dell’ordine che vengono di continuo a controllare: già il lavoro scarseggia, non capisco perché non ci lascino tranquilli”, commenta.

Fiori parla anche del divieto di asporto dalle 18, che giudica “assurdo, perché il problema non sono i bar ed i ristoranti”. “Mi piacerebbe che ci lasciassero lavorare almeno sino alle 20, in modo tale che possiamo dare un servizio più completo. Nel mio locale tutte le disposizioni anti-Covid vengono rispettate. Il locale è sanificato ogni 15 giorni”, prosegue. 

La diminuzione dei tavolini e dei posti, la sanificazione delle mani e tutto il resto dei dispositivi anti assembramento vengono fatti regolarmente rispettare nel locale. “Mi piacerebbe avere un po’ più di serenità sia per me che per i miei dipendenti in futuro, perché con questi continui apri e chiudi è difficile mandare avanti un’attività, considerando anche la chiusura nei weekend. Se ci chiudono, dovrebbero darci dei sostegni economici che di fatto non arrivano. Quindi, ribadisco, ci facciano lavorare”, conclude Fiori.

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