La situazione in diverse parti della città.
Dopo i due roghi che sono divampati all’interno di aree verdi e terreni abbandonati all’incuria in alcuni quartieri di Sassari, l’attenzione per la situazione delle erbacce alte e secche torna alta. Infatti, sono molte le zone della città dove ancora il Comune o i privati proprietari di terreni incolti non hanno provveduto a tagliare l’erba. Nelle zone periferiche come Li punti, aiuole e interi campi molto vicini alle case attendono ancora di essere ripuliti prima che si rischi ancora lo scoppio di un incendio.
Altre zone a rischio sono il quartiere di Sant’Orsola, dove anche l’atra notte è stata bruciata una parte di un’area verde di via Gennargentu, con erba alta e secca che ha subito preso fuoco. L’origine di questi piccoli incendi è molto spesso dolosa, dovuta al cattivo comportamento di certi cittadini ai quali non sembra interessare l’incolumità dei residenti o dell’ambiente.
Il pericolo che ciò possa accadere anche in altre zone della città è alto. Le segnalazioni dei cittadini arrivano anche da via Baldedda, dove un’ampia area verde di proprietà del Comune non è stata ancora ripulita dall’erba e via Livorno che lamenta esattamente la stessa condizione.
All’incuria delle aree e dei terreni, si aggiunge però anche quella delle aiuole e dei maciapiedi in tutta la città. Basta fare due passi, dove possibile, nella zona industriale Predda Niedda, frequentatissima per via delle tante attività commerciali, per rendersene conto. Le erbacce debordano dai lati dei marciapiedi e dalle aiuole impedendo il passaggio dei pedoni e in alcune zone impediscono anche la visuale agli automobilisti.
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