Sassari si scopre destinazione turistica, boom di presenze in città

Boom di presenze in città, Sassari si scopre meta turistica

Sassari non solo una tappa per chi va sulla costa, ma una città che sta guadagnando sempre più popolarità come meta turistica. Negli ultimi anni, la città ha attirato un numero crescente di visitatori, e i dati di luglio 2024 confermano questa tendenza. Nel corso del mese, Sassari ha generato un fatturato di oltre un milione e ventiseimila euro, grazie alla disponibilità di 662 alloggi sui principali siti di prenotazione online e una capacità complessiva di tredicimila posti letto. Di questi, il 68% è stato occupato, con una tariffa media giornaliera di 117 euro. Questi numeri segnano un record per la città, con una crescita significativa rispetto all’anno precedente, superando persino le cifre di agosto 2023 con circa tremila soggiorni in più.

La maggior parte dei turisti che sceglie Sassari è composta da famiglie, che soggiornano in media tre giorni. Spesso automuniti, questi visitatori lasciano la città al mattino per esplorare le vicine località balneari come Stintino, Alghero, Platamona e Castelsardo, per poi fare ritorno la sera. Sassari si distingue per i costi di pernottamento più accessibili rispetto alle tradizionali località turistiche costiere. A luglio, il costo medio di una camera doppia nelle zone costiere sarde varia tra i 150 e i 170 euro, mentre ad agosto i prezzi salgono notevolmente, con bed & breakfast che superano i 250 euro a notte e hotel che raggiungono i 300 euro.

Sulla questione interviene anche l’ex assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro. L’esponente sardista dichiara: “La spesa market, il pieno carburante, qualche acquisto a saldo, la cena e il gelato, sono l’ossigeno per l’economia sassarese. Un punto da cui ripartire per immaginare un futuro turistico anche per la nostra Sassari“.

Federalberghi e sovraffollamento

Un altro fenomeno che sta interessando non solo la Sardegna, ma tutta l’Italia, è quello dell’overtourism, ovvero il sovraffollamento turistico. Tuttavia, Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, rassicura: “Non c’è motivo di preoccuparsi. Questo fenomeno non è generalizzato su tutta l’isola. I picchi di affluenza si verificano solo in alcune località durante le settimane centrali di agosto, mentre in molte altre zone della Sardegna, anche durante l’alta stagione, il problema del sovraffollamento è inesistente.” Manca suggerisce che la soluzione risieda in una migliore distribuzione dei flussi turistici durante l’anno, migliorando l’offerta e i servizi anche durante la bassa stagione, per evitare la concentrazione dei visitatori in pochi mesi.

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