La campagna di vaccinazione dell’Aou di Sasssari.
Sono 2.209 gli operatori sanitari vaccinati dall’Aou di Sassari in occasione della campagna contro l’influenza. Un risultato di notevole importanza se si pensa che lo scorso anno si era raggiunta la cifra di 700 operatori e ancora prima di appena 300. L’obiettivo è raggiungere la totalità dei dipendenti.
Partita a novembre, la campagna di vaccinazione, che porta lo slogan “Non bruciare il tuo benessere, spegni l’influenza” #iomivaccino, punta a offrire una copertura contro l’influenza per tutti i dipendenti, medici, infermieri e altro personale sanitario in prima linea e a contatto con i pazienti. Perché l’obiettivo principale è quello di “proteggere” tanto gli operatori quanto i degenti. Quest’anno accanto all’Aou, in qualità di testimonial d’eccezione, per sensibilizzare operatori e popolazione, ci sono gli uomini del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Sassari.
L’influenza stagionale rappresenta un problema di sanità pubblica, anche per i costi diretti e indiretti dei controlli e per la gestione dei casi e di tutte le complicanze della malattia.
Inoltre, in questo contesto di profonda emergenza sanitaria dettata dal coronavirus la vaccinazione antinfluenzale assume una rilevanza ancora maggiore. Infatti, prevenire l’influenza e le sue complicanze esclude anche un importante fattore confondente nella diagnosi differenziale per coronavirus, e contribuisce in maniera importante a controllare la pandemia.
“In questo momento in cui la pandemia rischia di mettere in crisi il servizio sanitario – afferma il commissario dell’Aou di Sassari Antonio Spano – vi è il dovere di unire tutte le forze a disposizione per un’opera di Sanità pubblica. Aumentare tutte le possibili occasioni di vaccinazione è divenuta una priorità imprescindibile per la nostra Azienda, per i suoi dipendenti e per i pazienti assistiti”.
Ecco allora che “gli operatori sanitari sono un target privilegiato per la vaccinazione antinfluenzale – spiegano dalla Direzione e Igiene delle infezioni ospedaliere – sia perché possono fungere da sorgente di infezione per i pazienti a rischio, sia perché sono a elevato rischio di infezione. Una elevata morbilità influenzale negli operatori sanitari può mettere in crisi il servizio sanitario”.
Da sottolineare la forte collaborazione tra ospedale e territorio che ha visto lavorare assieme, in un progetto condiviso di preparazione alla seconda ondata di coronavirus, il Dipartimento di Prevenzione dell’Assl Sassari, Aou e Ucl e la fattiva collaborazione del Servizio Farmaceutico territoriale. Per l’occasione, équipe specialistiche hanno vaccinato il personale assistenziale di alcune case di riposo, grazie ai vaccini messi a disposizione dell’Ats Sardegna.