A Sassari sospese le attività delle ambulanze “India”: pazienti a rischio

L’interrogazione della consigliera regionale Desirè Manca.

“Il territorio del Nord Sardegna perde un altro servizio sanitario di fondamentale importanza. Si tratta della preziosa attività svolta dagli equipaggi delle autoambulanze cosiddette India, mezzi di soccorso di tipo avanzato in grado di offrire un essenziale sostegno al paziente in condizioni critiche potendo contare sulla presenza di professionisti qualificati, che, attraverso manovre salvavita e la somministrazione di farmaci, sono in grado di fronteggiare le emergenze. Tra l’altro con costi contenuti rispetto a quelli previsti per l’attività delle autoambulanze medicalizzate”.

A denunciare il grave disservizio è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Desirè Manca che ha presentato un’interrogazione al presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Nieddu per chiedere l’immediato ripristino del servizio sospeso dal Direttore Sanitario di Areus.

“A comunicare il blocco delle attività – fa sapere Desirè Manca – è stato il Direttore Sanitario di Areus il  4 marzo scorso, e, stando alla nota inviata dallo stesso ds ai referenti del servizio nelle aree interessate, dipende dalla difficoltà di formazione degli equipaggi. Pertanto verrà sospesa l’attività del mezzo India presso la postazione di Sassari e l’interruzione della disponibilità da parte degli infermieri della Centrale Operativa del 118 di Sassari a garantire la copertura del servizio. Non solo: il Direttore Sanitario di Areus ha inoltre disposto che per la postazione India di Santa Teresa di Gallura la disponibilità potrà essere garantita, se possibile, esclusivamente dal personale del 118 area Gallura, proibendo di fatto a professionisti dell’area sassarese, nuorese e dell’Ogliastra la possibilità di fare turni in prestazioni aggiuntive, rendendo ancora più complicato il servizio”.

“Il territorio di Sassari, nonostante le sue dimensioni, dispone di una sola autoambulanza medicalizzata, mentre tutti gli altri mezzi, fatte salve le “india “sono mezzi di soccorso base. Per questo non possiamo assolutamente accettare che il servizio venga sospeso consentendo che le vite di tantissimi pazienti vengano messe seriamente a rischio”.

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