Il progetto dei semafori per non vedenti a Sassari.
Un percorso di attraversamenti pedonali con semafori adeguati alle esigenze dei ciechi e ipovedenti, che unisca punti di socializzazione (come aree pedonali e parchi) con uffici pubblici, servizi di trasporto pubblico e sanitari. È l’obiettivo del Comune di Sassari che perciò ha deciso di partecipare al bando del ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili mirato a questi temi. Nei giorni scorsi la Giunta ha approvato il progetto definitivo da 87.714,29 euro, che potenzierà la rete già esistente con nuovi percorsi e avvisi sonori, fornendo così una concreta risposta alle esigenze di mobilità e sicurezza dei soggetti sensibili. Un passaggio che dà seguito alla mozione sul tema, votata all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2019 e presentata dai consiglieri Laura Useri e Federico Sias.
Il progetto mira a definire un unico percorso che consenta alle persone cieche e ipovedenti di muoversi autonomamente in città. Oltre a unire giardini pubblici, aree pedonali, fermate dei mezzi e uffici e ospedali, oltre a esercizi di vicinato e medie strutture di vendita, l’obiettivo sarà migliorare la percorribilità delle aree limitrofe alle piste tattili già esistenti; consentire gli attraversamenti pedonali nella massima sicurezza (con segnali sonori); utilizzare materiali e colori, simili a quanto già esistente.
Saranno interessati gli attraversamenti in via Giorgio Asproni, all’incrocio con corso Francesco Cossiga, in “chiusura” al percorso tattile esistente, di collegamento fra piazza d’Italia e la stessa via Asproni passando per via Roma, dove sono presenti i servizi Giudiziari, museali e culturali. I semafori saranno dotati di segnalazioni acustiche ed eventualmente anche tattili, strutturati con un tipo di pavimentazione che facilita l’individuazione e agevola la mobilità delle persone con disabilità, in particolare non vedenti e ipovedenti.
Il contributo statale richiesto e previsto dal bando è pari al 70 percento dell’importo complessivo; restano a carico del Comune oneri di cofinanziamento per il 30 percento della spesa.
Si tratta di un altro tassello nel percorso di inclusione che porta avanti l’Amministrazione comunale, per rendere la città godibile per tutti. Soltanto ieri è entrato nel patrimonio della biblioteca comunale, perché possa essere fruibile per chiunque, il primo libro codificato in Braille, la Carta de Logu.
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