Serata senza regole nel locale del consigliere comunale e a Sassari scoppia la polemica

Polemica a Sassari per una serata senza regole.

Numerosi giovani, quasi tutti con la mascherina abbassata, intenti a cantare e ballare uno vicino all’altro, o seduti ai tavoli. E’ successo la scorsa notte nel circolo Le Iene in via Palmaera a Sassari, di proprietà del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Daniele Deiana, che ha provato a spiegare la propria posizione. Con il passare delle ore le immagini della baldoria sono diventate virali alimentando le polemiche.

Ad aggravare la situazione il fatto che Deiana poco prima della chiusura sia salito sul palco a cantare una canzone degli 883. Alcuni clienti si sono lasciati andare all’entusiasmo, forse un po’ troppo, togliendosi le mascherine e non rispettando il distanziamento sociale stabilito nei vari decreti che si susseguono, da un anno a questa parte. I momenti sono stati catturati dallo smartphone di alcuni avventori che, probabilmente in buona fede, hanno condiviso le immagini rendendole virali. Deiana ha subito cercato di spegnere le polemiche.

“Sabato notte nel mio locale è stata una serata come le altre, tutti seduti tutti a cercare di rispettare le regole. A un certo punto ho fatto un errore come tutti gli esseri umani: mi è venuta voglia di cantare una canzone – afferma il gestore -. La risposta della gente, dei miei clienti è stata questa. Si sono alzati in piedi a cantare e questo per me ha un significato. Le persone, non solo quelle che sabato erano presenti alle Iene, ma tutte le persone, la gente in generale ha voglia e ha necessità della normalità”.

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Venerdì scorso Deiana si era detto pubblicamente rammaricato per la decisione di far passare l’isola in zona arancione. In particolare aveva sottolineato il basso numero di contagiati, appena 34 di cui 4 ricoverati, auspicando un ripensamento.

“I miei locali sono sempre stati valvole di sfogo per settimane lunghe, settimane dure. Uno sfogo sano, felice, cantare ballare e abbracciarsi. Senza cattiveria senza orde di ragazzini senza educazione e controllo, senza droghe. Nonostante riconosca il mio errore mi rendo conto che la mia necessità di normalità è condivisa – prosegue -. Ammetto il mio errore non mi sto giustificando ma voglio condividere con tutti il mio stato d’animo. Dopo un anno di chiusura dove le istituzioni hanno provato a cercare una soluzione, poi ne hanno provato un’altra poi un’altra ancora e tutti ci siamo sentiti come delle cavie. In vista di una nuova chiusura che sembra una ulteriore prova su di noi io ho fatto l’errore di avere voglia di cantare e come me le persone hanno avuto voglia di alzarsi in piedi, di cantare, di ballare di abbracciarsi e di rincorrere una normalità che sembra ancora lontana. Dobbiamo fare un altro sacrificio e lo faremo tutti insieme lottando contro le ingiustizie“.

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