L’interpellanza della consigliera del M5S Carla Cuccu.
“In Sardegna vengono diagnosticati circa 1200-1300 nuovi casi di tumore mammario ogni anno. Negli ultimi decenni, grazie ai programmi di screening e alla diagnosi precoce, al costante aumento di numero di casi diagnosticati si è accompagnata la riduzione della mortalità. Una diagnosi precoce è fondamentale. Solo grazie alla mammografia è possibile scoprire il tumore ai primi stadi di sviluppo quando il trattamento ha più possibilità di essere efficace e meno invasivo”.
Questa la premessa che introduce una nuova interpellanza sulla salute di genere presentata in Consiglio regionale dalla consigliera del M5S Carla Cuccu, segretaria della Commissione Sanità. Prosegue serrato il lavoro della consigliera dei Cinque Stelle per garantire il diritto alla salute e alla prevenzione a tutte le donne sarde.
In particolare, Carla Cuccu guarda alle recenti notizie che arrivano dal Sarcidano e dalla Barbagia di Seulo, dove alcune donne non hanno potuto sottoporsi ai test di screening mammografico perché il servizio è stato sospeso per la mancanza di personale medico.
“Si tratta di episodi gravi che non possono ripetersi – sottolinea. Le mammografie prenotate all’Ospedale Giuseppe Calasanzio di isili sono state sospese per mancanza di personale, così come le visite programmate negli ospedali Segni di Ozieri e nell’ex Ospedale Conti di Sassari a causa delle dimissioni di due tecnici radiologi”.
Cuccu attraverso questa seconda interpellanza dedicata alla salute di genere si rivolge all’assessore alla Sanità Nieddu per sapere se sia a conoscenza delle problematiche esposte e per sapere quali misure intenda intraprendere per restituire a tutte le donne sarde il diritto alla salute e il diritto alla prevenzione.