Una testimonianza tra spari, fiamme, terrore e traffico in tilt a Sassari: “Il delirio”

Una testimonianza di chi stava rientrando tra spari e fiamme per la rapina a Sassari.

“Ieri un rientro a casa indimenticabile”, una testimonianza di chi si è trovato in mezzo al caos con spari e fiamme per la rapina a Sassari. La veterinaria sassarese Roberta Demontis racconta sui social la drammatica esperienza di ieri sera. “Prima i chiodi sparsi sull’asfalto all’uscita di Sassari davanti al Dipartimento di Medicina Veterinaria (ho potuto evitarli grazie ad un’automobilista che ha fatto inversione prima di me e si è accorta) – spiega -. Attraverso la città e decido di passare da Piandanna ma, una volta imboccata la 131 verso Caniga trovo altre macchine nel caos, 4 frecce e rallento. Vedo un fuggi fuggi e mi urlano ‘Fai Inversione!’ (ma come?) ‘Scappa, ci stanno sparando contro!’. Sento gli spari vicinissimi e capisco che sta succedendo davvero. E via, tutti contromano: il delirio“.

“Imbocchiamo contromano la corsia di accelerazione e mi ritrovo nella rotatoria che porta ad Ittiri. Seguo la strada e mi fermo nel primo punto utile – continua la veterinaria -. Vedo un ragazzo con un furgone, gli racconto tutto e mi dice ‘Anche io devo andare a Caniga, seguimi: facciamo una strada secondaria“. Lo seguo in una strada stretta ed immersa nel verde mai vista prima. Mi ritrovo a guidare parallela al treno che passa ignaro di ciò che sta succedendo sulla strada”.

“All’uscita da questa scorciatoia vedo fiamme alte e scoppiettanti, un fumo nero denso. C’era un casolare incendiato ed una macchina sulla strada avvolta dalle fiamme. In mezzo c’era spazio, poco ma c’era – ricorda -. Passa una macchina con due automobilisti che mi dicono ‘Passa, ora. Chiudono tutto’. Mi faccio coraggio e, prima il furgone del ragazzo della scorciatoia poi io, passiamo tra due muri di fiamme. Da lì la strada è sgombra e in pochi minuti arrivo a casa. Mai stata più felice e sicura. Grazie ragazzo del furgone azzurro“.

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