Le canne invadono l’arenile di Platamona.
La spiaggia di Platamona è stata invasa nei giorni scorsi, per lunghi tratti, da pezzi di canne e rami. Un tappeto di rami e canne. Non è la prima volta che capita. Qualche anno fa gli arenili di tutta la Sardegna furono invasi dalle canne, dopo alcune intense mareggiate. E anche stavolta, la colpa sarebbe del tempo non proprio eccezionale, che nei giorni intorno al 15 aprile ha causato l’invasione di diversi arenili sardi da parte di canne e rami secchi.
Secondo alcune testimonianze, il fenomeno sarebbe più evidente nella foce del fiume Silis. Corso d’acqua che sfocia in mare all’altezza dell’Eden Beach, che forse avrebbe contribuito alla situazione.
In questi giorni di tregua, con temperature più alte delle medie stagionali, che hanno spinto gli abitanti del sassarese a invadere le spiagge per le prime passeggiate di stagione sull’arenile, in tanti si sono imbattuti in questi cumuli impenetrabili di rami e canne. Quasi come fosse una sessione di “Shanghai” a grandezza naturale. Da risolvere, per potersi meritare di sdraiarsi sulla spiaggia.
Il “dispetto” della natura, insieme allo scherzo della pausa di maltempo, impedirà, chi sa per quanti giorni, la fruizione del litorale a chi vorrebbe approfittare delle belle giornate in arrivo. Sperando, in ogni caso, che il fenomeno non si ripresenti a “ondate”, proprio come qualche anno fa.