Il personale all’esterno di Casa Serena.
L’appuntamento era fissato per oggi 8 aprile. Dovevano trovarsi alle 10,30 fuori da Casa Serena, la casa di riposo di Sassari più volte al centro delle polemiche in questi giorni. Avrebbero dovuto sottoporsi ad un nuovo tampone per verificare la presenza di coronavirus.
Una trentina di persone tra addetti alle pulizie, OSS e personale infermieristico si sono ritrovate all’esterno della stuttura come concordato. “Alcuni di noi hanno atteso per strada, altri all’interno, nel giardino adiacente la struttura – racconta uno degli addetti presenti all’appuntamento -. Non eravamo certamente nelle migliori condizioni fisiche, né dell’umore adatto per uscire di casa”.
Ma succede qualcosa d’imprevisto. Dopo due ore di attesa all’esterno della casa di riposo, verso le 12.30, gli viene comunicato che i tamponi non si sarebbero effettuati. “Non ci hanno nemmeno fornito una motivazione plausibile”, si sfoga l’addetto. Così sono dovuti tornare a casa, senza sapere quando e se verranno fatti nuovi tamponi.
Ma quello che preoccupa di più di questa vicenda è il fatto che queste 30 persone sono state fatte uscire da casa dalla quarantena per fare il tampone. Hanno viaggiato dalla loro abitazione, hanno atteso fuori da Casa Serena, con il rischio che tra loro ci fosse qualche positivo al coronavirus che abbia potuto infettare altri.