All’Università di Sassari riparte anche la Scuola Superiore di Sardegna

La ripresa delle attività didattiche.

Ripartono le attività didattiche della Scuola Superiore di Sardegna dell’Università di Sassari, che offre a un gruppo di studenti e studentesse meritevoli un percorso di studi di eccellenza. Le novità sono molteplici a partire dal direttore della scuola, recentemente nominato: il professor Massimo Dell’Utri, ordinario di Filosofia e Teoria dei linguaggi.

Dal 14 al 20 luglio, si terranno ben cinque seminari on line su Teams, aperti a tutti, dedicati all’esame dell’infezione coronavirus da diversi punti di vista: non solo quelli legati alle problematiche mediche, ma anche aspetti connessi all’etica del confinamento, alla scienza collaborativa, al tracciamento dei contagi.

La parola d’ordine infatti è interdisciplinarità, intesa come metodo di studio e di lavoro. Sono 29 i ragazzi (15) e le ragazze (14) che l’anno scorso hanno superato il difficile scoglio delle selezioni e che hanno quindi avuto accesso a questo percorso formativo che richiede agli studenti – suddivisi in triennali e magistrali – di essere regolari nel conseguimento degli esami, di mantenere la media del 28 e di ottenere 19 crediti formativi universitari integrativi oltre a quelli previsti dal piano di studi ordinario. Non solo: con l’aiuto di un tutor accademico che li segue fin dal primo giorno, dovranno svolgere una ricerca individuale ulteriore rispetto alla tesi di laurea, e dovranno giungere al termine del percorso formativo con un livello di lingua inglese avanzato (C1).

Saranno incoraggiate le esperienze internazionali addizionali rispetto ai programmi Erasmus e Ulisse aperti a tutti gli iscritti all’Ateneo. Gli allievi della Scuola Superiore di Sardegna dell’università di Sassari potranno trascorrere un periodo di studio presso istituzioni estere, con costi di vitto, alloggio e trasporti interamente coperti dalla borsa di studio offerta dall’Ateneo di Sassari. “L’obiettivo è quello di formare studiosi attenti e sensibili a percepire le tendenze scientifiche e culturali più avanzate”, afferma il professor Dell’Utri. “Ci tengo a sottolineare che la Scuola Superiore non è solo un ornamento per l’ateneo turritano, perché questo gruppo di studiosi eccellenti può fungere da traino per tutto il resto dell’Università”.

La Scuola Superiore dell’Università di Sassari, istituita nello scorso anno accademico, è unica in Sardegna ed è un’opportunità non solo per l’Isola: alle precedenti selezioni si sono presentati giovani provenienti da altre regioni italiane, tanto è vero che il primo classificato veniva dalla Romagna. 

Fanno parte del Comitato scientifico della Scuola i docenti Corrado Rubino per l’area Medico-veterinaria, Francesco Cucca per la Medicina, Omar Chessa per l’area delle Scienze sociali, lo stesso Massimo Dell’Utri per l’area Umanistica e Giovanni Comandè della nota Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, esperto di caratura internazionale nelle Scienze giuridiche e sociali. 

Proprio Giovanni Comandè è uno dei protagonisti del ciclo di cinque seminari on line dedicati al Covid, che si svolgeranno secondo questo calendario: 14 luglio ore 15, Sergio Babudieri, “Imprevedibilità e complessità dell’infezione SARS 2 Covid-19”; 15 luglio ore 9 e 30, Fabio Bacchini, “Etica del confinamento: Quanto è moralmente giustificato imporre di non uscire di casa per ridurre il contagio?”; 16 luglio ore 9, Piero Cappuccinelli, “Origine di Covid-19 e sua possibile evoluzione”; 17 luglio ore 9, Andrea Vargiu, “Scienza aperta e collaborativa: la mobilitazione dei saperi in tempi di emergenza”; 20 luglio ore 15, Giovanni Comandé, “Tracciare o non tracciare, questo (non) è il problema: Covid-19 e app Immuni tra diritti e…doveri”.

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