Il 20enne di Sassari è accusato di violenza sessuale per i rapporti sessuali con la 13enne quando era anche lui minorenne.
Un giovane ventenne di Sassari è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza che, all’epoca dei fatti, non aveva ancora 14 anni. La vicenda risale a un periodo in cui il giovane, allora anche lui minorenne, aveva avuto rapporti sessuali con la ragazza. Sebbene i rapporti fossero consenzienti, la legge prevede che il consenso sia valido solo se tra i due minorenni vi è una differenza di età non superiore a quattro anni. Limite che in questo caso è stato superato.
Nel corso delle indagini sarebbe emerso che il giovane, dopo che la ragazza aveva deciso di interrompere la relazione, avrebbe iniziato a essere insistente. Si sarebbe presentato ripetutamente nei luoghi frequentati dalla ragazza, come la scuola, e le avrebbe inviato messaggi minacciosi. In uno di questi episodi, il giovane avrebbe detto alla ragazza di “ammazzarsi” dopo che lei aveva rifiutato di riprendere la relazione.
La madre della ragazza, preoccupata per l’insistenza del giovane e i suoi comportamenti, ha consegnato alla polizia diversi messaggi che dimostrano le minacce. Le indagini condotte dalla squadra mobile avrebbero riscontrato nel modo di agire del ragazzo un comportamento oltre ai limiti del consentito. Che includeva anche tentativi di contattare la ragazza attraverso altre persone.
Come scrive La Nuova Sardegna, a settembre, il ventenne comparirà davanti al tribunale ordinario, mentre a marzo 2025 affronterà un’udienza presso il tribunale per i minorenni per rispondere dei fatti avvenuti quando lui stesso era minorenne.