La decisione del Comune di Sennori.
A Sennori lo spessore del cappotto termico realizzato sulle facciate esterne degli edifici con riferimento all’agevolazione “Superbonus 110%” non determina occupazione permanente di suolo pubblico e quindi non è dovuto il pagamento del relativo canone.
Lo ha stabilito il Consiglio comunale approvando una delibera illustrata dal consigliere con delega all’Urbanistica, Mario Tonio Satta, con cui sono state apportate delle modifiche ad hoc il relativo regolamento comunale, per inserire le dimensioni massime che rientrano nell’esenzione.
Le nuove norme introdotte dalla Giunta guidata dal sindaco, Nicola Sassu, e approvate dall’assemblea comunale, stabiliscono che: “Tenuto conto della specifica tipologia di opere, si ritiene di autorizzare, in via generale, per garantire un trattamento omogeneo delle richieste dei privati, la realizzazione di cappotti termici aggettanti su spazi pubblici alle seguenti condizioni:
- lo spessore massimo consentito è di cm. 15 comprensivo di intonaci e finiture;
- il cappotto termico sia realizzato sull’intera facciata dell’edificio (eventuali diverse soluzioni saranno oggetto di specifiche valutazioni tecniche);
- dovrà essere sempre dimostrata e garantita l’accessibilità e percorribilità degli spazi pubblici con particolare attenzione ai marciapiedi;
- l’intervento sia compatibile con le esigenze di tutela del paesaggio e sicurezza della circolazione veicolare e pedonale;
- nel caso di successiva demolizione e/o ricostruzione, il volume ed il filo di costruzione da rispettare sarà quello originario precedente all’intervento relativo al cappotto;
- l’occupazione di area pubblica concessa non potrà in nessun caso configurare situazioni di usucapione circa l’acquisizione dell’area, il cui sedime rimarrà di proprietà pubblica”.
Inoltre, “Considerato che la realizzazione di un cappotto termico aggettante su spazio pubblico assume una rilevanza limitata in relazione allo spazio di soprassuolo occupato da tali opere, si ritiene ragionevole stabilire che la stessa avvenga a titolo gratuito, anche in relazione all’interesse all’incentivazione di tali tecniche di edilizia sostenibile, pertanto la relativa realizzazione non comporta l’applicazione di un canone per l’occupazione di un soprassuolo”. E proprio per l’introduzione di questi principi è stato modificato il regolamento comunale.
“Con questa delibera abbiamo fortemente voluto dare un impulso alla sostenibilità e all’efficientamento energetico per tutte le tipologie di edifici che allo stato attuale non sono contemplati dal regolamento edilizio vigente e che altrimenti avrebbero dovuto pagare una tassa annuale perpetua. Ora che sono stati chiariti i tanti dubbi che riguardavano il futuro del Superbonus, le richieste degli utenti si fanno sempre più frequenti, quindi è fondamentale cercare di andare incontro al cittadino, in linea anche con i nuovi fabbisogni urbanistici», spiega Mario Tonio Satta, “Aspetti che l’amministrazione ha sempre tenuto in considerazione come dimostrano il nuovo Puc e i Piani particolareggiati approvati recentemente, formulati per incentivare gli investimenti edili, con un occhio di riguardo a chi sta attento ai consumi e a chi cerca di ripristinare il patrimonio esistente“.