Trovato l’accordo a Sorso per gli aiuti alle famiglie in difficoltà

L’accordo tra il Comune di Sorso e i sindacati.

Dopo una serie di incontri preparatori e un costruttivo dibattito è stato stipulato, lo scorso 13 febbraio, l’accordo tra il Comune di Sorso e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL.

Si tratta di un documento che va a determinare una nuova fase di contrattazione sociale avente per oggetto una maggiore attenzione per i nuclei familiari che versano in condizioni di disagio socio-economico, con un particolare riguardo per la cura degli anziani, quella dei disabili e in generale di tutta la popolazione in difficoltà residente nel Comune di Sorso.

Gli incontri sono iniziati durante gli ultimi mesi del 2019 e sono andati avanti fino all’inizio del mese di febbraio del 2020. I sindacati hanno rappresentato al sindaco, Fabrizio Demelas, le loro istanze e le loro valutazioni, incontrando il favore dell’amministrazione comunale che con la sottoscrizione di questo accordo si è impegnata a partire dal bilancio 2020 a rimodulare la TARI sulla prima casa in funzione del reddito familiare, ponendosi come obiettivo un abbattimento pari al 100% dell’importo dovuto a favore dei nuclei familiari con un ISEE minore o uguale a 3.000 euro, ed eventualmente di ampliare la platea dei beneficiari nelle prossime annualità, in ragione delle risorse disponibili e delle eventuali economie legate all’efficientamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti e delle maggiori entrate che dovessero altresì derivare dalla lotta all’evasione.

Fra gli impegni assunti dall’amministrazione anche quello di destinare una parte congrua di risorse derivanti dal recupero dall’evasione fiscale per interventi finalizzati ai servizi sociali. Sarà inoltre attivato un tavolo comune tra amministrazione e sindacati al quale invitare i responsabili dei servizi sanitari territoriali, al fine di migliorare le condizioni di accesso ai servizi sanitari e l’impianto della qualità dell’offerta sanitaria.

Altro importante punto dell’accordo è l’istituzione della Consulta degli anziani e l’impegno per la realizzazione di un Centro di Aggregazione Sociale per anziani (e non) in grado di dare risposte alla grave emergenza della solitudine e dell’emarginazione e favorire l’integrazione.

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