Anche Alghero e Porto Torres celebrano Santa Barbara

La celebrazione ad Alghero.

Stamattina alle 9 e 30 presso l’Ufficio Circondariale Marittimo il sindaco Mario Conoci ha presenziato alla celebrazione della ricorrenza dedicata alla patrona dei marinai e dei Vigili de Fuoco, ospite del Comandante Capitaneria di Porto Pier Claudio Moscogiuri, con il parroco Don Angelo Cocco. Successivamente si è deposta una corona presso il monumento ai caduti del mare, nello Scalo Tarantiello. Alle 11 poi, l’assessore Marco Di Gangi ha presenziato con i Vigili del Fuoco alla Messa celebrata nella Parrocchia di San Giuseppe.

La celebrazione di Santa Barbara a Porto Torres.

Anche a Porto Torres stamattina la Capitaneria di porto, è stata celebrata la ricorrenza di Santa Barbara. A causa delle misure precauzionali imposte dall’emergenza Covid – 19, è stata una cerimonia molto semplice ma, come ha tenuto a precisare il comandante Gianluca Oliveti, non per questo meno sentita da parte di tutti i militari e del Personale civile.

Alla presenza di Don Michele Murgia, parroco della Parrocchia di Cristo Risorto e di un rappresentante della locale Associazione Nazionale Marinai d’Italia, si è tenuto un breve momento di riflessione sulla figura di Santa Barbara, a cui hanno partecipato tutti i presenti ed una preghiera finale collettiva. La cerimonia si è conclusa con la benedizione del Personale e dei Mezzi terrestri e navali in dotazione al comando turritano.

Brevi Cenni sulla storia di Santa Barbara.

Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscoro, che “al quattro del mese di dicembre, regnante Massimiano imperatore, ed essendo preside Marziano…” (circa nel 288 d.C.), fu incenerito da una fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.

Fu prescelta perché rappresenta la serenità del sacrificio di fronte al pericolo senza possibilità di evitarlo, e fu eletta a patrona “di coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa”. Infatti, la martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “… tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita la orazione della tua ancilla… Pregoti Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,… mandali grazia per tua misericordia”…

La compenetrazione tra leggenda e momenti di vita mistica spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, da sempre ha attaccato sulle pareti un’immagine della santa “perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto Santebarbare”.

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