I resti delle antiche mura di Sassari svelano una città dal passato medievale

I resti delle antiche mura.

La cinta muraria di Sassari, oggi inglobata nell’espansione urbanistica della città, offrono una testimonianza dell’epoca medievale della seconda città della Sardegna.

Segno di una forte spinta autonomistica, le mura risalgono al 1278. Cinque villaggi autonomi vennero inglobati in un unico centro urbano facente capo alla chiesa di San Nicola.

Storia e descrizione.

Furono i Pisani ad iniziare i lavori di costruzione delle mura, fino alle modifiche effettuate dagli Aragonesi. Due chilometri e mezzo di lunghezza nella forma pentagonale, intervallati da trentasei torri torri quadrate di cui, oggi, ne restano soltanto sei: Torretonda, Porta di Sant’Antonio, e le torri di Corso Trinità.

Cinque erano le porte presenti nella cinta muraria, tutte abbattute nel XIX secolo: porta Mercato, Porta Castello, Porta Utzeri, Porta Sant’Antonio e Porta Nuova, quest’ultima aggiunta successivamente.

Passando per Corso Trinità, è ancora possibile vedere le tracce più evidenti dell’antica cinta muraria. Tra questi alcuni pezzi del camminamento di ronda dove le guardie sorvegliavano le mura.

Perfettamente visibili sono i tre stemmi che attestano tre momenti significativi della storia della città. Una torre, stemma della città medievale di Sassari, una croce, ricordo della convenzione con Genova e un giglio, probabilmente a rappresentare il podestà in carica

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