L’arte omaggia i 15 anni di Prendas de Ittiri e il muro della piazza diventa un quadro

L’installazione “Una terra dove nascono stelle” a Ittiri.

Anche l’arte omaggia l’associazione Prendas de Ittiri che da 15 anni porta avanti il suo lavoro di promozione dei prodotti di eccellenza di Ittiri e del suo territorio.

E’ stata infatti inaugurata l’installazione artistica “Una terra dove nascono stelle”. Un quadro artistico in dono al Comune di Ittiri, primo promotore e sostenitore per decorare e riqualificare una piazza che vuole rappresentare la nuova centralità della città.

Un’opera che oltre al significato artistico, simbolico, esprime la forza, e l’esuberanza del carattere degli ittiresi, ma anche la delicatezza e raffinatezza del loro proporsi in pubblico. Il murales richiama anche agli elementi che caratterizzano il territorio: la terra, il ferro, la pietra e la sinergia degli artigiani che unendo le loro idee e collaborando in un unicum dal progetto alla posa, sono in grado di creare opere uniche. Un omaggio, quindi, all’estro alla laboriosità e alla meticolosità di chi crea ogni giorno opere uniche e una realtà importante per tutta la collettività.

Sotto l’immagine vi è un intreccio  e degli spazi studiati e nati per accogliere, da ora in poi,  i tasselli più rappresentativi di questa realtà: piastre in legno decorato, trachite, tessuto che arricchiranno quest’opera e la renderanno sempre più rappresentativa.

“Un luogo dove la passione, determinazione e l’impegno dei lavoratori è capace di dar vita a prodotti e tradizioni uniche: le nostre Prendas – spiegano dall’associazione – . Un viaggio nelle produzioni di eccellenza che parte da lontano , e rappresenta ancora oggi un sogno da inseguire, e diventa, in questo particolare periodo storico, un soffio di luce e un sentiero di speranza, una via illuminata di stelle verso una nuova realta nel futuro”.

La cerimonia, oggi, in forma statica e nel pieno rispetto della normativa di sicurezza in vigore, è stata celebrata alla presenza di tutto il consiglio comunale, dei soci dell’associazione e dei parroci della comunità di Ittiri che hanno benedetto l’opera.

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