Centro commerciale pieno a Sassari, scoppia la polemica

La situazione ieri pomeriggio al centro commerciale di Sassari.

Nella quotidiana incertezza del sapere in quale colore ci si trova, a livello di zone, s’intende, secondo il decreto del governo, se in giornata gialla, arancione o rossa, i grandi centri commerciali sono i luoghi dove spesso ci si riversa, specie in tempi di saldi come adesso. Non è immune dal fenomeno la nostra città, dove sta facendo discutere la massiccia presenza di clienti, ieri sera, alle Porte di Sassari a Predda Niedda, l’ex Auchan, per capirci.

In tanti hanno raccontato la situazione al limite vissuta nel centro commerciale. Code, distanziamento quasi assente ed un via vai pressoché incontrollato. Tra chi ha denunciato la ressa a cui si poteva assistere ieri sera c’è consigliere comunale di Alghero Giovanni Monti. “All’interno dell’ipermercato regnava il caos più totale: file di persone all’esterno dei negozi, senza distanziamento sociale, senza essersi disinfettati le mani e senza minimamente tenere conto dei percorsi da seguire nei corridoi”, afferma il consigliere.

La sua denuncia non vuole essere un attacco verso il centro commerciale, ma una riflessione, nella quale coinvolgere chi doveva fare i controlli. “Mi domando perché gli imprenditori che gestiscono ad esempio i bar ed i ristoranti, debbano attenersi a rigide regole di sanificazione, distanziamento sociale, debbano chiudere alle 18 e poi ci sono situazioni come quella di ieri”, prosegue.

Monti gestisce anche lo stabilimento balneare Baia dei Venti ad Alghero e racconta la sua esperienza questa estate con la pandemia. “Nel mio locale distanziando i tavoli, non potevano entrare più di 20 persone. Nei centri commerciali che ho visto personalmente in questi mesi gli ingressi non erano controllati, né contingentati. Perchè?”, conclude.

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