Non passa l’idea di un Comitato scientifico a Sassari per la pandemia

Il Comitato scientifico per il coronavirus.

Un Comitato tecnico scientifico comunale per la pandemia. Di cui facciano parte esperti virologi, rianimatori, pneumologi oltre che a statistici delle epidemie, sociologi ed esperti in materie di psicologia e psichiatria. In sinergia con le facoltà della Università degli studi di Sassari. Per il momento resterà solo una proposta.

L’ordine del giorno, presentato dai consiglieri Mariano Brianda e Marco Dettori (Futuro Comune), è stato bocciato. “Sassari è la città della Sardegna più gravemente colpita dall’epidemia da coronavirus. E, la tendenza a livello nazionale, è quella di sperimentare maggiori aperture rispetto alle attuali condizioni di contenimento. Questo orientamento deve, tuttavia, essere più adeguatamente calibrato in un territorio come quello sassarese così fortemente colpito da un punto di vista epidemiologico. Soprattutto dove i casi di contagio sono ancora rilevanti e la struttura ospedaliera non appare normalizzata e non è ancora capace di offrire quelle condizioni di garanzia e sicurezza adeguate ad affrontare un eventuale riproporsi di una nuova evoluzione della epidemia“, ha affermato Brianda in Consiglio comunale.

Secondo il consigliere ed ex candidato sindaco tale comitato aiuterebbe ad intervenire nel caso, quindi, di una nuova situazione d’emergenza. Ma il sindaco Nanni Campus ha spiegato. “Si parla di una pandemia e si vorrebbe costituire un comitato che non potrebbe nemmeno decidere. Perfino a livello provinciale si potrebbero avere indirizzi, ma senza poteri. Le scelte in termini tecnici ci sono sempre state calate dall’alto, a livello regionale e nazionale“. L’ordine del giorno è stato bocciato.

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