Ha il coronavirus a Sassari, la finanziaria le dice di arrangiarsi per le rate

La risposta della finanziaria.

Questa è la storia di Franca, che vive a Sassari ed è positiva al coronavirus. Franca, come tanti nella sua condizione si trova confinata dentro casa, lontana dai suoi affetti, completamente sola. “Devo bastare a me stessa – dice -. Sono impossibilitata a fare la spesa e a recarmi in qualsiasi ufficio postale o in banca per effettuare i pagamenti o per un prelievo”.

Sì perchè oltre alla difficoltà con la spesa, anche i pagamenti e i bollettini da saldare non vanno in quarantena. “Ho una rata in scadenza con una finanziaria, ma non so come fare a saldarla in tempi brevi”, prosegue la signora. Franca fa ciò che avremmo fatto tutti: avvertire la finanziaria della situazione. “Mi sono sentita rispondere all’altro capo del telefono che in buona sostanza mi dovrei arrangiare. La finanziaria a cui mi sono rivolta mi ha dato 3 soluzioni“, è quasi incredula mentre ne parla.

Il primo suggerimento è quello di consegnare il mio bancomat con i miei dati sensibili a qualcuno che possa prelevare per me, farmi anticipare quanto dovuto o contattare la Protezione Civile. Nessuna comprensione. E se non paga scatteranno subito le ritorsioni.

“Il servizio clienti mi ha comunicato che sarò contattata dall’ufficio recupero crediti e mi ha inviato gli estremi del pagamento e la causale – aggiunge -. Non credo sia giusto tutto questo, stiamo vivendo il peggiore degli incubi. Io vorrei pagare, l’ho sempre fatto con largo anticipo. Questa però è una situazione di emergenza. Una piccola proroga sarebbe una soluzione. Non abbiamo nessuna tutela”.

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