Coronavirus, da Sassari il cortometraggio con l’appello a restare in casa

Il cortometraggio di Massimo Casu.

Sono molti gli appelli rivolti a tutti per stare a casa e limitare gli spostamenti il più possibile.

Tra le tante iniziative anche quella di Massimo Casu, 43enne di Sassari che in questi giorni di quarantena forzata ha deciso di dedicare il suo tempo al suo hobby: i video.

“La mia passione da videomaker amatoriale, mi ha portato ad impiegare il mio tempo per creare un qualcosa di utile. E’ così che mi è nata l’idea di creare un cortometraggio, in chiave semiseria, con la tecnica della Stop Motion. Ho impiegato mezza giornata per realizzare questo breve film ed ho scattato circa 350 foto per la composizione dello stesso” fa sapere Massimo Casu.

“Il messaggio che voglio lanciare è quello che ancora in tanti, anzi, troppi non hanno capito… STATE A CASA!”

“Attenetevi alle regole del Decreto. E’ una storia semplice semplice, la può capire anche un bambino…speriamo anche gli adulti. Per chi volesse condividerlo, può farlo liberamente. Nessun copyright.

Penso che la situazione sia davvero grave ed è surreale quello che stiamo vivendo. Mi infastidisce il comportamento di quelle persone che pensano di essere più furbe delle altre trovando qualsiasi modo per raggirare quelle che sono le regole. .Regole fondamentali per iniziare a contenere questa maledetta diffusione del virus. Molti non lo hanno ancora capito e c’è persino chi pensa di dare prova di coraggio, fregandosene di tutto e postando le proprie “imprese” sui social.

Fa più paura l’ignoranza di questa gente rispetto allo stesso virus perchè se continuiamo così NON ANDRA’ TUTTO BENE!

Con il video che ho creato, volevo lanciare il messaggio in maniera simpatica spiegando in modo elementare i pericoli che si corrono. Io sono fiducioso ed è per questo motivo che il film ha un lieto fine.”

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