Solinas inaugura la fase 2 della Sardegna: cosa si può fare e cosa no con la nuova ordinanza della Regione

La fase 2 della Sardegna.

Il virus è ancora presente e non bisogna abbassare la guardia. Ma, ha detto stasera durante il punto stampa il presidente della Regione Christian Solinas, c’è l’esigenza di restituire al popolo Sardo la graduale ripresa delle proprie attività personali ed economiche. La serrata, necessariamente prolungata fino ad oggi per proteggere la salute pubblica, ha generato problemi non solo nel tessuto sociale ed economico, ma anche turbato profondamente lo stile di vita e le abitudini cittadini. Occorre, dunque, ripartire, con estrema prudenza e con l’osservanza di norme che assicurino ancora il necessario distanziamento.

Passeggiate, corse e bici: cosa cambia in Sardegna con la nuova ordinanza della Regione

E la Sardegna dunque riparte, con la ripresa di molte attività interrotte a causa della pandemia. Lo prevede la nuova ordinanza emessa dal presidente della Regione, frutto del costante dialogo con gli scienziati del Comitato tecnico scientifico. Un’ordinanza che, ha detto il presidente Solinas, rappresenta un atto di fiducia nei confronti del Popolo Sardo, che ha dimostrato grande senso di responsabilità nell’osservanza delle precedenti misure restrittive. Una responsabilità che ha consentito di contenere in modo significativo la diffusione del virus; da alcuni giorni, ha sottolineato il Presidente, i dati sui contagi e la curva dei positivi in costante discesa rappresentano un motivo di speranza.

Sì alle messe in Sardegna, la nuova decisione della Regione

Sono dunque consentite molte attività, illustrate nel dettaglio del testo. Riprende l’edilizia pubblica e privata, la cantieristica nautica; riapertura di parchi, ville e giardini, possibile l’attività motoria all’aperto senza il limite dei 200 metri, le attività nei centri sportivi e l’addestramento di cavalli e cani. Riprende la pesca sportiva, ed è possibile tornare nelle seconde case insieme al proprio nucleo familiare purchè convivente cosi’ come curare le barche, gli orti, i frutteti, i giardini.

Riprende la vendita di cibi d’asporto, l’attività delle agenzie immobiliari e finanziarie, la raccolta di legna, funghi, foraggio, la tosatura delle pecore.
Riaprono molte tipologie di negozi. Tutte queste attività dovranno ovviamente svolgersi nell’osservanza di regole di distanziamento e di igienizzazione, illustrate nell’ordinanza. Restano proibite le cerimonie religiose aperte al pubblico, ma, vera novità in campo nazionale e internazionale, l’ordinanza prevede la ripresa delle funzioni religiose, quindi la celebrazione delle Messe, con un protocollo di regole che i Vescovi stabiliranno nelle loro Diocesi. Permangono le regole sugli arrivi in porti e aeroporti.

Condividi l'articolo