Delitto di Alghero, il compagno di Speranza si difende: “Non l’ho uccisa io”. Domani l’autopsia

Massimiliano Farci si è difeso davanti al Gip di Sassari.

È stato interrogato in tribunale a Sassari, Massimiliano Farci, il 53enne accusato dell’omicidio della compagna, Speranza Ponti. Risposte per nulla convincenti che hanno indotto il Gip, Antonello Spano, a convalidare il provvedimento di custodia cautelare. L’uomo, sostanzialmente, ha confermato di aver trovato la donna suicida, e di averla portata in quel punto poiché era un suo desiderio, un luogo che amava, situato difronte al mare.

Nel frattempo cresce l’attesa per i risultati dell’autopsia. Su disposizione del magistrato, il medico legale, dottor Salvatore Lorenzoni, domani avrà il compito di effettuare la perizia necroscopica. Un atto dovuto, per fare chiarezza sulla morte della 50enne e rilasciare il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari. Le esequie, per volontà degli stessi, si terranno nella chiesa parrocchiale di Uri.

Il delitto, stando ad alcune ricostruzioni, sarebbe riconducibile ad un movente economico. La Ponti, infatti, avrebbe venduto recentemente l’appartamento genovese di cui era comproprietario l’ex marito riuscendo ad ottenere un risarcimento dall’assicurazione. Tale somma, tuttavia, sarebbe stata utilizzata per prestare i soldi a Farci, così da consentirgli di realizzare il dehor della pizzeria Sergio’s in via XX settembre ad Alghero.

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