Dinamo Sassari al debutto in Final Eight, per coach Dan Peterson arriverà in finale

Le parole di coach Peterson sulla Dinamo.

Dinamo al debutto in Final Eight di Coppa Italia con la benedizione del coach dei coach: Dan Peterson. Il mitologico mister della pluriscudettata Billy Olimpia Milano anni ’80, celebre speaker tv dallo slang ineguagliato, pronostica la finale per i biancoblu.

La previsione, vaticinata su un giornale sportivo, vede, secondo Peterson, il Banco incontrare domenica proprio Milano, ora griffata Armani, dopo aver sbaragliato stasera alle 20.45, Pesaro, e domani, in semifinale, la vincente tra Brindisi e Trieste. Un azzardo? I tifosi sardi toccano giustamente ferro perché il match di oggi al Forum di Assago  è di quelli insidiosi, nonostante le tre vittorie su quattro partite dei sassaresi contro la Vuelle nella stagione in corso, due in campionato, e una in Supercoppa.

Emerge però, a scorrere le casistiche, anche un passato remoto meno felice, con l’unico precedente in Coppa Italia tra le due squadre: quello del 91-92 quando prevalsero i marchigiani nei sedicesimi. Ma la Dinamo di oggi è tutt’altra squadra: 8 successi nelle ultime nove partite, rotazioni felici, Spissu da nazionale e Bilan miglior pivot di regular season. Proprio in Minispi, l’allenatore americano scorge il nuovo Nando Gentile, padre di Stefano, altra colonna portante del team allenato da Pozzecco.

A proposito di corsi e ricorsi storici: il coach friulano ritrova il maestro Jasmin Repesa, che, nel 2005, lo cacciò dalla Fortitudo quando il Poz giocatore faceva ammattire avversari e allenatori (anche i suoi). Tempo di rivincite allora, e di contromosse per ingabbiare l’eterno Carlos Delfino, ex Nba, o il top scorer Filloy, magari inserendo il neoacquisto Ethan Happ.

Poi il verdetto lo decreterà il campo, sordo a qualsiasi pronostico, assegnando la vittoria al migliore. Concetto ribadito dallo stesso Pozzecco che, in conferenza stampa, ha aggiunto: “Se la coppa la trasportate con un c… di Freccia Rossa (sponsor dell’evento), non so come farete a portarcela a Sassari”. O era una sottile critica al disastroso sistema dei trasporti sardo, o alla constatazione che dalla penisola ci divide il mare, oppure anche lui, come Dan Peterson, alla finale, e alla vittoria, ci sta facendo un pensierino.

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