Il direttore del Conad di Sassari: “No al razzismo, abbiamo solo aiutato un ragazzo”

Parla il direttore del supermercato di Sassari.

La storia di Papete, il giovane di 23anni del Senegal, assunto dal supermercato Conad di via Gramsci di Sassari, ha commosso in tanti. Una storia è iniziata da lì. Non tutti gradivano le sue richieste. Fino a poco tempo fa chiedeva una piccola offerta a quanti incontrava, perlopiù sotto il parcheggio.

Il responsabile del punto vendita, Fabrizio Piras, decise allora di incontrarlo. Rimanendo colpito dalla richiesta dell’immigrato: “Voglio lavorare”. E gli ha dato una possibilità, un’occasione di riscatto. Colui che fino ad una settimana fa si arrangiava vendendo accendini, calze e portachiavi, da giovedì sera ha iniziato una nuova vita.

La storia di Papete commuove Sassari, da chiedere l’elemosina a lavorare nel Conad

Sulla vicenda non sono mancate le polemiche. “La pagina Facebook del punto vendita è stata inondata di commenti razzisti e xenofobi – afferma Piras -. Ma sia chiaro, da parte mia e del gruppo non c’è stata alcuna voglia di pubblicità. Abbiamo tolto il giovane dal parcheggio dove elemosinava per dargli un lavoro. Qualcuno ha detto che probabilmente ne arriverà un altro. Poco importa, nel frattempo uno lo abbiamo sistemato”.

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