La Fit-Cisl contro la riapertura al traffico della ztl di Sassari

Le dichiarazioni.

“La scelta dell’Amministrazione Comunale di Sassari – dichiara la Fit-Cisl di Sassari – di procedere con la disattivazione della ZTL, come Organizzazione sindacale della CISL, che rappresenta i lavoratori dei trasporti, ci preoccupa particolarmente poiché tale decisione, tra le considerazioni già lette sulla stampa, incide anche negativamente sul servizio di trasporto pubblico erogato e sul lavoro effettuato dai conducenti dei bus urbani”.

“Infatti, la riapertura al traffico dello snodo viario da e verso il centro di Sassari, a nostro avviso, comporterà inevitabilmente ritardi sulle percorrenze degli autobus urbani, e disagi sulla circolazione in zone come Emiciclo Garibaldi e via Brigata Sassari, senza tralasciare aree molto frequentate dai cittadini come Piazza Castello e Largo Cavallotti”.

“Basti pensare – continua il sindacato – che sono necessari 5 o 10 minuti di traffico per far “saltare” coincidenze tra autobus, far “accavallare” più mezzi della stessa linea, con conseguenti disservizi giornalieri ai cittadini. Abbiamo già vissuto questa esperienza più di 10 anni fa e lo scenario che prefiguriamo non è affatto irreale”.

“Anche la sicurezza pedonale nelle vie del centro è un elemento da considerare, i marciapiedi non sono esattamente larghi a sufficienza, perciò prevediamo si camminerà rasenti ai muri per non farsi travolgere dalle auto, salvo dover scavalcare le macchine parcheggiate: già lo possiamo constatare durante gli orari di apertura al traffico”.

“Siamo convinti che sia opportuno valorizzare il centro cittadino, con scelte come la ZTL, aree pedonali o green che siano a misura d’uomo, esattamente come avviene in altre città, ad esempio nella vicina città di Alghero, dove si sperimentano addirittura le green zone e dove (paradossalmente) numerosi sassaresi amano trascorrere le serate e le domeniche passeggiando per le caratteristiche vie del centro catalano nella totale assenza di automobili”.

“Detto ciò – prosegue la Fit Cisl di Sassari -vogliamo ricordare qualche dato statistico rilevato dal Rapporto Euro Mobility 2018, che vede la città di Sassari al 45° posto a livello nazionale su 50 maggiori città per mobilità cittadina e sostenibilità (Cagliari si trova al 7° posto), ma non solo: siamo al 33° posto (su 50) per maggior numero veicoli circolanti (Cagliari è 37°) abbiamo 65 veicoli ogni 100 abitanti, media italiana è di 59,3 veicoli/100 abitanti, la media europea è 49,8 veicoli/100 abitanti Mentre l’offerta di trasporto pubblico urbano è nella media italiana (Sassari è al 25°posto) e il servizio pubblico vede 100 passeggeri/abitante, con autobus Euro 5 tra i più moderni ed efficienti in Italia (Cagliari ha circa 180 passeggeri/abitante)”.

“Purtroppo Sassari è tra le 11 città dove non esiste alcun piano di Mobility Management, che risponde ai bisogni della mobilità dei cittadini e sarebbe sicuramente supporto fondamentale per argomenti come la ZTL; anche il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) è inesistente (al contrario di altre 37 città italiane), ci siamo fermati 11 anni fa con la delibera sul Piano Urbano della Mobilità”.

“Per queste ragioni – conclude la Fit Cisl di Sassari – è necessario capire l’importanza della vivibilità del centro cittadino, della sostenibilità della mobilità urbana per fare scelte capaci di affrontare problemi che diano risposte a chi vuole il miglioramento della qualità di vita a Sassari, si possono rivedere orari e varchi di accesso, ma portare autovetture nel centro delle città è un fenomeno che appartiene al secolo scorso, perciò, come Federazione dei Trasporti della CISL, crediamo sia fondamentale guardare avanti, in caso contrario, abbiamo altre 5 posizioni nella classifica nazionale per retrocedere ed arrivare ultimi in Italia”.

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