L’educatore e scrittore Cassitta di Alghero vincitore del premio di Coldiretti

Il premio di Coldiretti a Cassitta di Alghero.

Sono il musicista Gavino Murgia, l’infermiere-eroe Paolo Cannas e l’educatore-scrittore Giampaolo Cassitta i sardi 100% del 2020, vincitori del premio ideato da Coldiretti Sardegna, è riservato a chi “con la propria attività e spesso a riflettori spenti tiene alto l’onore e l’orgoglio della Sardegna”. Giunto alla sua quarta edizione, è stato assegnato sabato sera durate il Sardinia Food Awards che si è tenuto a Is Molas a Pula.

Il premio è andato a tre sardi con storie e percorsi di vita diversi ma accomunati nel rappresentare degli esempi positivi nel proprio campo di competenza. Gavino Murgia, musicista nuorese di fama internazionale, canta e suona la Sardegna autentica. Paolo Cannas, 46enne di San Gavino è un “infermiere eroico e patriottico – è la motivazione del suo premio, categoria Sociale -. Nel picco della più grave e virulenta emergenza sanitaria del dopoguerra, volontariamente è andato in trincea per difendere e salvare le vite dei propri connazionali dal nemico invisibile del Covid”. 

L’altro sardo 100% categoria Comunicazione è Giampaolo Cassitta di Alghero, educatore nelle carceri, da quattro anni al vertice della giustizia minorile della Sardegna ed autore di numerosi libri. Un educatore per mestiere vicino agli ultimi per scelta, impegnato nel sociale. “Una vita al fianco degli ultimi per mestiere e per passione – si legge nella sua targa -. Sia da educatore che da scrittore ha sempre cercato di colorare gli invisibili e dare una seconda possibilità a tutti”.

Il premio è nato all’interno del Sardinia food Awars, gli Oscar dell’agroalimentare sardo che vede Coldiretti Cagliari tra i partner. Ogni anno il titolo Coldiretti di Sardo 100% è assegnato a tre categorie. I primi a ricevere il premio, nel 2017, furono, il professor Giuseppe Pulina, lo chef Luigi Pomata e il giornalista Emanuele Dessì. “La Sardegna è costellata di persone che rappresentano degli esempi positivi che fanno bene alla società – afferma il direttore Luca Saba -. Troppo spesso, purtroppo, travolti dai ritmi frenetici della nostra società, ci fossilizziamo sugli aspetti negativi dimentichiamoci invece dei tanti positivi che vanno presi ad esempio”.

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