Da un gruppo di amici nasce una nuova squadra di calcio a Sassari: Asd Centro Storico

Una nuova squadra a Sassari.

Sassari ha una nuova realtà calcistica che si appresta ad affrontare il campionato F.I.G.C. di Terza categoria: l’Associazione sportivo dilettantistica Centro Storico.

Per iniziativa di un pugno di amici si è deciso di andare incontro ad una vera e propria lotta contro il tempo ostacolata da lungaggini burocratiche, emergenze sanitarie (ma anche economiche) ed anche un filo di diffidenza da sconfiggere.

“Il progetto di una nascita , o se vogliamo ri-nascita , di una squadra appartenente alla zona un tempo murata della Città affonda le sue radici negli anni passati. Da quella voglia mai sopita né sottomessa di ridare vita ad un quartiere splendido ma spesso abbandonato a sé stesso dalle istituzioni ed a volte dai medesimi cittadini. A quel desiderio di provare a regalare un sorriso, una speranza o semplicemente a fare comunità laddove le energie e le idee ultimamente vengono a mancare, tutto questo attraverso il calcio” commenta la dirigenza delle neonata società.

Si son scelti come colori sociali quelli simbolici della Città e della sua Squadra madre e regina, della quale tutti siamo tifosi, il Rosso ed il blu della Sef Torres e sempre con questi punti di riferimento sono stati inseriti la croce e la torre affiancandole al giglio e alle chiavi delle cinque antiche porte di Sassari.

“In assenza di uno stadio di quartiere vogliamo che il Quartiere diventi il Nostro Stadio, stringendosi attorno alla Squadra e dandole quanto più affetto e sostegno possibile sia nelle partite casalinghe, che verranno disputate nel campo di via Torralba, sia durante gli eventi che organizzeremo all’interno della vecchia cinta muraria.Tutto questo, per quanto ambizioso e da sognatori, senza più aspettare perché del doman non v’è certezza” continua la dirigenza.

E proprio a quel domani l’A.S.D. Centro Storico Sassari punta per dare vita anche alla scuola calcio, a prezzi popolari, finalizzata al togliere dalle strade e dai vicoli i tanti ragazzini che affollano le “carrere” o gli altrettanti che si spostano in altri quartieri perché quello centrale non offre nulla.

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