In provincia di Sassari la produzione degli integratori per cavalli con la cannabis

L’innovativa produzione in provincia di Sassari.

A Sassari al via produzione di una nuova gamma di integratori per cavalli basata su una formula arricchita di cannabinoidi. Un’azienda con sede in provincia di Sassari ha stretto un accordo con la Medicinal Organic Cannabis Australia (Moca) per la produzione dell’integratore per cavalli, che verrà commercializzato con il brand Italian Stallion. Il superfood a base di cannabis è il risultato di 4 anni di ricerca e sviluppo.

La scienza ha compiuto significativi passi in avanti nel determinare gli effetti positivi del CBD e di altri cannabinoidi presenti nella cannabis sulla salute. A partire dalla scoperta negli anni ‘90 che tutti gli animali con vertebre possiedono un sistema endocannabinoide, che risponde in modo estremamente favorevole ai cannabinoidi come il CBD e il CBG, presenti nella pianta della cannabis.

“Moca è lieta di annunciare la sua partnership per la produzione di integratori animali in Sardegna – ha affermato il cofondatore e amministratore delegato di Moca Alessandro Sorbello -. I farmaci a base di cannabis destinati al consumo umano stanno crescendo rapidamente in tutto il mondo e siamo orgogliosi di essere in prima linea. Siamo all’inizio del trattamento con cannabinoidi per gli animali e siamo entusiasti di essere pionieri con un leader del settore in questo nuovo mercato che è destinato a crescere fino a oltre 200 miliardi di dollari”.

Il team scientifico di Sorbello lavora con i cannabinoidi dal 2017. “Il nostro team si è concentrato su un fattore che accomuna la stragrande maggioranza dei problemi di salute e ha scoperto che tutti hanno una cosa importante in comune. L’infiammazione è alla radice di quasi tutte le malattie che le persone e i nostri animali affrontano. Dal cancro alle allergie, l’infiammazione è da biasimare. Pertanto, ridurre l’infiammazione è fondamentale non solo per fornire sollievo agli attuali problemi di salute, ma anche per prevenire lo sviluppo di malattie in futuro“.

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