Il re dei McDonald’s sardi Decandia: “Così è nato il nuovo punto di Sassari”

Il patron dei McDonald’s in Sardegna Decandia.

Un successo annunciato. Questo è stato l’apertura del nuovo McDrive a Sassari per il suo proprietario Leuccio Decandia, amministratore delegato della Gil srl, Gruppo Iniziative Ristoro, impresa nel settore della ristorazione che condivide con la moglie, Maria Teresa Cabizza, ed il figlio Fabrizio.

“Sono stato il primo a portare il Mcdonald’s in Sardegna, 25 anni fa ad Oristano. Gestivo già diversi Mcdonald’s in tutta la Sardegna e insieme alla Mcdonald’s Development Italy abbiamo sentito la necessità di aprire a Sassari un altro punto di ristoro, oltre a quello che già gestiamo nella Galleria commerciale Auchan”, spiega Decandia.

A quel punto era necessario trovare un posto idoneo alla realizzazione della struttura. Dopo diversi tentativi, si è deciso di dislocare il nuovo McDrive a Predda Niedda di fianco al centro commerciale Tanit. Il 27 luglio c’è stato l’ultimo via libera del Comune di Sassari, che ha decretato l’avvio dei lavori, ultimati a tempo di record, anche grazie all’investimento messo in campo dai due partners dell’iniziativa.

Il mio coraggio, la mia spinta imprenditoriale verso questa iniziativa è determinato dal fatto che il Sistema Drive è l’unico sistema che ha dato risposte positive in tutta Italia – prosegue Decandia -. Il progetto di realizzazione del McDrive di Sassari, era già avviato: una serie di eventi contingenti ha fatto sì che venisse realizzato in questo momento storico”.

Il punto ristoro è stato ufficialmente aperto il 15 gennaio scorso. Senza una vera e propria inaugurazione, per rispetto della situazione sanitaria che stiamo vivendo e che a Sassari conta, dall’inizio della pandemia, il maggior numero di contagi in Sardegna. “Il momento non ha consentito di fare un’inaugurazione, nel rispetto della situazione della pandemia. Ma la città di Sassari ha risposto molto bene alla nostra iniziativa”, commenta il patron.

Le code all’esterno del McDrive di questi giorni ne sono una prova. Arrivano sino alla rotatoria, presidiata dai vigili urbani. “Abbiamo un organico di 63 dipendenti, che provengono da Sassari e dai paesi vicini, dietro i quali ci sono tante famiglie. Abbiamo dato una bella ventata di buste paga ad un territorio che ne aveva necessità – continua Decandia -. Il nostro è un sistema molto tecnologico, nel quale il cliente ha diverse possibilità di prendere il prodotto: c’è il drive, il take away, la possibilità di consumare il prodotto in uno dei 263 posti a sedere. Insomma la nostra clientela ha solo l’imbarazzo della scelta, ordinando dai chioschi o autonomamente all’interno del locale, con casse separate nelle quali può successivamente pagare”.

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