Una domenica a casa ai tempi del coronavirus, tanti messaggi e disegni dei bambini di Sassari

I messaggi e i disegni dei bambini di Sassari.

Per Samuele 10 anni di Sassari chi combatte il corona virus è un guerriero dalla possente armatura che sfodera la sua spada verso l’alto e tiene in mano uno scudo gridando “Arrenditi!”, come lo rappresenta in un disegno. I messaggi dei bambini corrono veloci, quasi a volerci ricordare che se seguiamo le regole tutto andrà bene e il mostriciattolo cattivo verrà sconfitto. Sono chiusi in casa con le famiglie, come hanno ricordato le recenti ordinanze, ma sono i primi a manifestare ottimismo.

Chiara frequenta la quinta elementare a Sassari. Dimostra la saggezza dei suoi 10 anni nel ricordarci che “i sintomi del virus sono raffreddore, febbre, dolore al petto e difficoltà respiratorie, ma può essere anche asintomatico, cioè senza sintomi”. E continua: “Ognuno di noi deve essere responsabile, dobbiamo uscire il meno possibile. Non bisogna avere paura perché la paura mette ansia e la popolazione va in crisi”.

Infine, ammette: “Siamo contenti di stare a casa, anche se ci hanno spiegato che non è una vacanza”. E poi il messaggio di Martina 11 anni: “Siamo in una brutta situazione, la gente è impaurita, la nostra vita è cambiata”. Diego 11 anni aggiungi: “Il mio compleanno quest’anno sarà diverso. Avrei voluto festeggiarlo da Obus, poi al parco, ma ho deciso di farlo a casa. C’è però un lato positivo”.

Prosegue elettrizzato: “Aprirò la mia nuova tastiera, suonerò tantissimo”. Infine esprime un desiderio: “Appena tutto sarà finito costruirò le casette per le formiche nel cortile della scuola, suonerò con la mia band formata da me, Nicolò e Simone, perché io amo la musica”.

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