“Mio fratello è morto in ospedale a Sassari e tutte le sue cose sono sparite”

La denuncia della sorella di una vittima del Covid a Sassari.

È surreale la storia raccontata dalla sorella di Roberto, morto a marzo all’ospedale di Sassari per presunta infezione da Covid-19. La donna, Marcella, ha presentato un esposto in Procura per la mancata restituzione degli effetti personali di suo fratello. Nonostante le sue insistenze, nessuno glieli ha ridati. Oggetti di poco valore economico, ma che acquisiscono un valore enorme quando appartengono ad un tuo caro che non c’è più. 

L’uomo di 53 anni, soffriva di osteomielite, causata da fistole, era stato ricoverato d’urgenza il 24 marzo in piena emergenza Covid a Olbia. Il giorno dopo veniva trasferito a Sassari, per una presunta positività e le sue condizioni si sono aggravate fino alla morte.

“Hanno detto che mio fratello era positivo al Covid, ma si sono stupiti dei suoi parametri che non erano conformi con un malato Covid-19 – ha spiegato la sorella tra le lacrime -. Non hanno nemmeno fatto in tempo a fargli il tampone ed è morto dissanguato il giorno dopo”. 

Il decesso è avvenuto alle sei del mattino, ma alla sorella è stato comunicato solo alle 13 del giorno dopo. Con lui sono spariti tutti i suoi effetti personali, un trolley nero ed una borsa del supermercato gialla contenente abbigliamento, documenti e due telefoni cellulari. Oggetti mai restituiti ai familiari, che hanno reclamato più volte.

“Essendo stati in piena emergenza Covid non abbiamo potuto vedere la salma di mio fratello – ha proseguito Marcella -. Mi hanno detto che avrebbero sanificato le sue cose prima di restituirle alla famiglia, ma poi non abbiamo avuto risposta”. Così sono passati i giorni e degli effetti personali nessuna traccia. “Mi hanno detto che una volta finito il lockdown li avrei potuti ritirare, ma nulla”, aggiunge la sorella di Roberto.

Il finale è amaro. Dopo le continue insistenze la caposala del reparto in cui il 53enne era ricoverato, ha detto che gli effetti personali non c’erano più: “Forse sono stati inceneriti”. Triste epilogo di una vicenda carica di dolore.

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