Il barista, la libreria: così Sassari tenta di uscire dalla crisi del coronavirus

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Le attività commerciali aperte a Sassari.

È una Sassari decisamente più vivace quella che si appresta ad affrontare la fase 2. Spirito decisamente meno frizzante, invece, per quanti hanno rialzato le serrande. “Apriamo per dare un segnale – ha affermato Giovanni Manuritta, amministratore del Caffè 2000 -. Oggi abbiamo staccato 50 scontrini, mentre lo stesso numero riuscivamo a raggiungerlo in poco meno di un’ora. Partiamo al buio, ma non ha molto senso tenerlo aperto visto che le persone non possono sedersi dentro“.

Il bar 2000 di via Amendola da 30 anni è gestito dai Manuritta. Nel locale, aperto dalle 7 alle 18, è stato predisposto il necessario per la sicurezza dei clienti. Soprattutto il gel che gli avventori dovranno utilizzare all’ingresso e uscita della struttura

Perplessità miste ad ottimismo, invece, sono state espresse dall’amministratore della libreria San Paolo, Andrea Sarigu. “Apriremo domani e come tutte le attività commerciali obbligati ad aggiornare documento valutazione dei rischi – ha affermato -. Per quanto riguarda la pratica, abbiamo provveduto alla bonifica del locale e confidiamo che si possa riprendere la vita con un po’ di serenità e normalità. Per venire incontro ai clienti abbiamo attivato il servizio a domicilio per la consegna dei libri, ma abbiamo attivato anche l’e-commerce“, ha concluso.

Nella libreria di via Carlo Alberto, la sanificazione del locale è costata oltre un migliaio di euro. Tra prodotti e mascherine. Operazione che dev’essere eseguita quotidianamente ad ogni fine turno. Sia di mattina che di pomeriggio.

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