Opposizione all’attacco sugli ospedali ad Alghero: “Marino all’Università, Civile declassato”

Le dichiarazioni dei consiglieri dell’opposizione ad Alghero.

Attacco delle opposizioni ad Alghero con i consiglieri dell’opposizione Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mario Bruno, Mimmo Pirisi, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras e Raimondo Cacciotto che intervengono sugli ospedali della città.

“Gli ospedali di Alghero non potranno più essere, in modo autonomo, Dea di primo livello e si dovranno accontentare di essere ospedali di base oppure dovranno essere accorpati a Ozieri o a Sassari che invece ne mantengono autonomamente tutte le caratteristiche”, commentano i consiglieri.

“Mancando ortopedia tra le discipline obbligatorie per ottenere il Dea di primo livello – proseguono i consiglieri – il Civile di Alghero perde uno dei requisiti essenziali. Verrà declassato automaticamente. A poco valgono annunci in legge di protocolli e convenzioni che, evidentemente, restano buone intenzioni, ma inferiori nella gerarchia delle fonti al rango di legge. Senza ortopedia, non c’è primo livello e senza primo livello ci si dovrà accontentare di poche basilari discipline”.

“E’ questo il primo nefasto risultato del trasferimento dell’Ospedale Marino di Alghero all’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari avvenuto ieri, con voto segreto, in Consiglio Regionale. Non solo, ma anche Ortopedia del Marino, robotica o meno, verrà declassata a struttura semplice, avendo già l’AOU abbondanza di strutture complesse. E questa è un’altra certezza in negativo.Essendo, tra l’altro, l’Ospedale Marino “Regina Margherita” trasferito interamente alla Università, incerta resta la collocazione di reparti incardinati o da incardinare di fatto o di norma, fino a ieri, al Marino. Oculistica, diabetologia, pneumologia, dermatologia, lungodegenza, che fine faranno? In legge non si è voluto scrivere niente. Tutto al caso. Mentre vi è la certezza che Cagliari, Sassari, Sanluri avranno i fondi per il nuovo ospedale, Alghero rimane al palo, nonostante le promesse”, sottolinea l’opposizione.

“E’ questo il frutto di un emendamento blitz inserito in una legge che aveva obiettivi di funzionalità gestionali per la sanità sarda, avulso da ogni logica di programmazione, da ogni analisi seria, da criteri di uniformità. Accorpato in un emendamento e politicamente barattato col trasferimento del microcitemico alla Asl 8 o del “Businco” all’AOU di Cagliari, con logiche che con la politica sanitaria non hanno niente da spartire. Mentre le Università ottengono i posti letto che lo Stato non ha accordato. Tanto paga Alghero”, concludono i consiglieri.

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