Pacchi di cocaina ed eroina dalla Malesia, 39 arresti per la centrale dello spaccio di Sassari

L’operazione dei carabinieri a Sassari.

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari, collaborati da militari dei Comandi Provinciali di Sassari, Cagliari, Caserta, Latina, Parma, Torino, Alessandria, del Nucleo Cinofili e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna”, da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, anche con l’ausilio di unità aeree del 10° Nucleo Elicotteri di Olbia-Venafiorita, dalle prime luci dell’alba sono impegnati in varie città europee e del territorio nazionale in una vasta operazione per il contrasto al narcotraffico attraverso l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Sassari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 39 indagati ritenuti responsabili di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti in concorso, aggravati e continuati.

Sassaresi e nigeriani, chi sono gli arrestati che gestivano lo spaccio in città

Il provvedimento prevede la misura cautelare in carcere per 16 indagati e degli arresti domiciliari per altri 23, tutti nigeriani tranne un uomo ed una donna italiani della provincia di Sassari.

Dal primo pacco scoperto in Malesia ai corrieri: come arrivava la droga a Sassari

L’indagine prende corpo da una attività di intelligence sviluppata dal nucleo investigativo di Sassari con la stretta collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga presso il Ministero degli Interni, di Ufficiali di collegamento della D.E.A. (Drug Enforcement Administration) e degli Uffici di Cooperazione Internazionale in Malesia, intrapresa in seguito all’individuazione di una serie di pacchi postali contenenti sostanza stupefacente che proprio da quest’ultimo Paese partivano con destinazione Italia.

Nel suo complesso il lavoro dei carabinieri ha permesso di portare alla luce un ingente, sistematico e rimunerativo traffico di eroina e di cocaina provenienti da diverse città italiane (Aversa, Napoli,  Torino e  Vicenza) e da Stati esteri, destinate a tutta l’isola, quantificabile in circa 10 chili al mese.

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