“C’è un paziente affetto da Ebola”. E a Sassari scatta l’esercitazione

L’esercitazione sul virus Ebola a Sassari.

Una telefonata alla Prefettura da parte dell’Unità di crisi locale per la gestione dell’emergenza che segnala la presenza di un presunto caso di Ebola a Sassari. Un’ambulanza arriva nell’area della “camera calda” di Malattie Infettive con a bordo un paziente all’interno di una speciale barella isolata dall’esterno. Attorno all’area ospedaliera, si dispone un cordone sanitario a delimitare gli accessi e garantire la sicurezza. È iniziata così, alle ore 8 di sabato mattina 26 ottobre, l’esercitazione per il “trasporto di paziente in biocontenimento dal domicilio al reparto di Malattie infettive”. Un vero e proprio schieramento di “forze” che ha visto impegnate, in sinergia tra loro, l’Assl Sassari-Ats Sardegna, l’Aou di Sassari e l’Areus con le ambulanze del sistema 118.

“Siamo molto contenti di questa esercitazione – afferma il professor Sergio Babudieri, direttore della struttura complessa di Malattie infettive – perché il significato era quello di fare emergere eventuali criticità e disallineamenti tra le tre aziende. Non è facile mettere assieme diversi protocolli e un numero consistente di operatori. Chi opera sul paziente sono, ogni volta, un medico e un infermiere ma il numero di persone che vengono coinvolte in tutta l’organizzazione è cospicuo. Pur avendo studiato nelle riunioni i diversi protocolli, oggi abbiamo avuto la possibilità di valutare con precisione gli ulteriori correttivi da apportare alla nostra operatività». C’è soddisfazione quindi nelle parole del direttore della struttura il quale ricorda che «due volte al mese le nostre equipe si esercitano nella vestizione, svestizione e ingresso nelle camere ad alto biocontenimento, perché è rischioso quando si è in presenza di malattie infettive in cui, per contatto, si può essere contagiati”, conclude Sergio Babudieri.

“Abbiamo scelto di fare questa esercitazione, con un ipotetico caso di Ebola, perché recentemente – afferma Marco Mannazzu dirigente medico di Malattie infettive – c’è stato un allerta ministeriale per una nuova epidemia che si è sviluppata in Congo. Dall’assessorato regionale e dalla nostra azienda abbiamo ricevuto un impulso a essere pronti. A Sassari, nella scorsa epidemia del 2014-2015 abbiamo ospitato uno dei 4 casi al mondo di infezione da virus Ebola diagnosticata nelle zone di epidemia e poi manifestata nei territori di ritorno degli operatori sanitari. In quella occasione siamo riusciti a rispondere a un’emergenza così importante. Dopo una lunga preparazione, come Malattie infettive abbiamo chiesto di avere tutto quello che serve per essere pronti a fronteggiare emergenze di tipo infettivologico. L’esercitazione di oggi è un primo passo e una prima risposta”.

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