Un cavallino bianco e tanti ricordi per l’ultimo saluto al fantino Pietro

L’ultimo saluto al fantino Pietro Brocca.

Un cavallino bianco. Drappo, casco e frustino sulla bara e la foto che lo immortala in una delle sue imprese più recenti. Tantissimi fiori tutti intorno, che non riescono, comunque, a stemperare il dolore e la mestizia che avvolge l’ippodromo Meloni di Chilivani questa mattina. L’hanno voluto portare lì i suoi genitori per l’ultimo saluto. Accanto al campo di gara a lui più caro.

Pietro Brocca, il fantino di 22 anni, originario di Dorgali, ma che da tempo residente a Mores, deceduto la scorsa settimana a seguito delle complicazioni riportate dopo la caduta da cavallo nel corso di una gara vicino a Pisa, non c’è più. Ma il suo ricordo e l’affetto lo fanno sentire come se fosse ancora qui.

È arrivata, questa mattina, intorno alle ore 9, a Mores la salma di Pietro. Dopo lo sbarco dalla nave i genitori del ragazzo, Francesco e Domenica, hanno voluto portare il figlio all’ippodromo Meloni, nel quale il giovane fantino aveva corso e si era allenato a lungo, per coltivare quella passione per l’ippica ereditata dal padre che lo accompagnato tutta la vita.

Il Comune di Mores ha deciso di rendergli omaggio allestendo per Pietro la camera ardente per permettere ai parenti e ai tanti amici di dargli l’ultimo saluto. Resterà aperta tutta la mattina sino ai funerali che si terranno oggi pomeriggio nella vicina chiesa di Santa Caterina alle ore 15.30. L’ultimo abbraccio a Pietro prima di continuare il suo cammino.

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