“Il coronavirus come un’influenza”, bufera sulle parole del candidato Doria

Le parole del candidato di centrodestra Doria.

È bufera sulle parole del candidato di centrodestra alle elezioni suppletive nel collegio del nord Sardegna, Carlo Doria. L’ortopedico, che fa parte anche dell’Unità di crisi della Regione, in un videomessaggio aveva definito il coronavirus “un’influenza causata da un virus un po’ più aggressivo”, aggiungendo che “se è inquadrata da subito non ci porta a morte”. Lanciando quello che a suo dire è un allarme ben più grave del dilagare della pandemia. Ovvero quello della limitazione delle libertà personali che alterano “gli equilibri di una società”.

Parole che non sono andate giù al suo avversario, Lorenzo Corda (Partito Democratico – Movimento 5 Stelle) e all’ex presidente del Consiglio regionale ed ex sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau.

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“Sono incredulo e inorridito dalle dichiarazioni di Doria in merito al covid. E’ un atto criminale negare gli effetti mortali della pandemia, tanto più quando è un medico ad affermarlo – ha affermato Lorenzo Corda -. Nessun governo responsabile e serio può essere rappresentato da soggetti che utilizzano questi biechi sistemi a sostegno della campagna elettorale diffondendo odio e divisione sociale“.

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Parole dure sono giunte anche dal consigliere regionale Gianfranco Ganau (Partito Democratico). “Il professor Doria ha rilasciato delle incredibili dichiarazioni negazioniste sui rischi della pandemia sostenendo, contro ogni evidenza scientifica che il Covid non uccide più, derubricandolo alla stregua di una banale influenza e sostenendo che il governo nazionale sosterrebbe il contrario per spaventare i cittadini e non dare risposta ai problemi reali del Paese”, ha detto Ganau. Parole di “una gravità inaudita”, ha proseguito, chiedendo l’immediata revoca dell’incarico nell’Unità di crisi, “altrimenti si giustificherebbe la insufficiente attenzione nei controlli e la sottovalutazione del problema”.

A difendere, invece, Doria è intervenuto il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione, Piero Maieli. “I numeri ci dicono che la situazione è sotto controllo – ha aggiunto -. Abbiamo una decina di persone ricoverate a fronte di una popolazione di oltre un milione e mezzo di persone. All’inizio ci si poteva spaventare ma, con terapie ben bilanciate il covid non sta uccidendo più nessuno. E’ da specificare, inoltre, che colpisce certe categorie di persone come gli anziani e immunodepressi. Si ha l’impressione che si voglia soffiare sul fuoco e i danni maggiori li sta provocando la crisi più che il virus. Questo a causa di un governo che a dicembre era alla canna del gas e che, grazie alla pandemia, si è risollevato”.

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