Riapertura delle scuole a settembre, le preoccupazioni dei presidi tra carenza di spazi e didattica a distanza

Le preoccupazioni dei dirigenti delle scuole di Sassari.

C’è preoccupazione tra i dirigenti scolastici degli istituti di Sassari, in vista della riapertura delle aule a settembre. Infatti, pur avendo ricevuto gli studenti le rassicurazioni del ministro Azzolina sul ritorno nelle aule in sicurezza, la situazione interna nei vari istituti sembra essere ben diversa.
Mancherebbero, infatti, strumenti, spazi e indicazioni precise su come procedere. Con la paura sempre incombente di una nuova chiusura, che farebbe tornare la didattica a distanza.

“Siamo al lavoro per permettere agli studenti di rientrare in aula in tutta serenità – fanno sapere dal liceo Azuni -. Il dirigente è costantemente impegnato insieme ai tecnici e agli addetti ai lavori per la messa in sicurezza delle aule. E soprattutto per fornire tutti gli strumenti necessari agli studenti per riprendere la didattica entro il mese di settembre”.

“Le aule, da noi, fortunatamente non mancano – ha spiegato Maria Luisa Pala, dirigente dell’Istituto Alberghiero -. Il problema riguarda la capienza di queste aule, che non sono in grado talvolta di ospitare la classe per intero già di per sé. Figuriamoci ora, applicando il distanziamento sociale“.

La paura non riguarda soltanto lo svolgimento delle lezioni, ma anche e soprattutto gli orari al di fuori di esse. “Un aspetto che non va sottovalutato riguarda gli orari di entrata, di uscita e la ricreazione -prosegue Pala -. Ci sarà bisogno di ulteriore personale anche per il servizio di vigilanza. Cosa di cui attualmente non disponiamo. È difficile tenere a bada i ragazzi in quei minuti di concitazione. Inoltre, da noi sono attivi i laboratori di sala e cucina: non sarà possibile la loro ripresa in condizioni normali, ma bisognerà dividere gli studenti e disporre di schermi nei quali possono osservare il lavoro insieme allo chef”.

La possibile nuova chiusura delle scuole è un tema sempre attuale, così come la didattica a distanza. “Sperando sempre che vada tutto per il meglio, stiamo cercando di attrezzarci per fornire gli strumenti adatti agli studenti per ricominciare con la didattica in via telematica“, prosegue Pala. Per la messa in sicurezza totale, sottolinea la dirigente, occorrerà ancora del tempo: “Sarebbe l’ideale prorogare l’avvio del nuovo anno scolastico almeno alla fine di settembre.

“Da noi fortunatamente i problemi sono minori, grazie alla vastità dei nostri spazi – ha spiegato Luciano Sanna, dirigente dell’istituto tecnico industriale Angioy -. abbiamo predisposto l’abbattimento di alcune pareti per ampliare le aule. Inoltre abbiamo provveduto ad ordinare dei banchi dalle dimensioni più piccole, in modo da renderle ancora più spaziose“. E anche per la didattica a distanza l’istituto si è mosso bene: “Abbiamo provveduto ad ordinare altri 200 pc portatili da fornire a chi ne avrà bisogno, nell’eventualità di un ritorno alla didattica online”. Il problema, secondo Sanna, sarebbero però i trasporti: “I nostri studenti arrivano dai vari paesi del circondario tramite i mezzi pubblici. Questo può essere un fattore di rischio. A tal proposito, per evitare assembramenti nelle ore di entrata e udcita, gli studenti confluiranno nelle sei entrate che abbiamo disposto di aprire”.

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