Riforma del sistema sanitario, un confronto senza dimenticare le emergenze di Sassari

Le dichiarazioni del segretario Cisl Fp di Sassari.

Con la delibera n.52/28 la giunta regionale ha dato il via al dibattito politico che precederà, auspichiamo in tempi rapidi, l’approvazione del disegno di legge di Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia.

La Cisl Fp di Sassari fa sapere che in previsione dell’iter di discussione ed approvazione del dispositivo, ha già messo in cantiere un’iniziativa rivolta agli iscritti, alle SAS (Rappresentanze sindacali aziendali) e alle RSU (Rappresentanze sindacali unitarie) nel merito della quale aprire un dibattito tra gli “addetti ai lavori”, lavoratrici e lavoratori, con lo scopo di produrre un documento di forte rivendicazione del territorio, attraverso il quale dare un contributo “dal basso” al testo di riforma.

“La parola d’ordine sarà valorizzare la territorialità – sottolinea il segretario territoriale Cisl Fp Antonio Monni – attraverso il superamento dell’attuale gestione accentrata del sistema ATS, per cui ben vengano le Asl nei territori, così da restituire alle strutture e le rispettive articolazioni territoriali il giusto ruolo, attraverso modelli di “prossimità” dell’assistenza capace di rispondere bene e subito ai bisogni della collettività. Naturalmente, come sindacato non possiamo non manifestare una certa preoccupazione in ordine ai tempi di realizzazione ed attuazione del riordino del sistema, rispetto ai quali la Giunta, solo in seguito all’entrata in vigore della legge, procederà alla nomina di otto commissari, ai quali sarà affidata la delega di predisporre entro il 30 settembre 2020, un piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi, redigendo uno specifico progetto di scorporo ed incorporazione delle attività da trasferire alle costituende Aziende sanitarie locali, che dovrebbero insediarsi a tutti gli effetti al 01 gennaio 2021.

“Condividiamo quindi il superamento dell’azienda unica regionale (ATS), tuttavia però ed in attesa che il processo di riforma si porti a compimento, le forti carenze e criticità organizzative che in tutti questi anni hanno determinato nei fatti l’impoverimento di tutto il sistema, in particolare nel Sassarese dove abbiamo e stiamo assistendo ad un progressivo depotenziamento delle strutture ospedaliere e dei servizi distrettuali, vedi il caso del presidio unico di area omogenea di  Alghero ed Ozieri, ma anche dell’Azienda ospedaliero universitaria, è necessario che l’Assessorato, in raccordo con le Direzioni delle aziende, fronteggi alcune situazioni emergenziali, in modo tale da scongiurare l’ipotesi di chiusura di servizi ed unità operative, rinforzando gli organici ridotti all’osso attraverso un piano assunzionale di personale sanitario ed amministrativo che permetta di assicurare e governare al meglio l’assistenza ospedaliera e distrettuale”.

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